Cronaca locale

Il Comune chiude i rubinetti dello sballo Vietato bere alcol per i minori di 16 anni

Entro luglio Palazzo Marino proibirà la vendita e il consumo di cocktail e liquori Multe da 500 euro: l’ordinanza riguarda negozi, bar e luoghi aperti al pubblico. Confcommercio, Confesercenti, Questura e Prefettura insieme per fare rispettare il divieto

Il Comune chiude i rubinetti dello sballo 
Vietato bere alcol per i minori di 16 anni

Entro luglio un’ordinanza che vieti per gli under 16, oltre alla vendita e alla somministrazione, anche il consumo di alcol. Questa la prossima mossa per combattere l’abuso di alcolici tra i minori annunciata dal vicesindaco Riccardo De Corato.
Il Comune sarebbe dunque intenzionato, seppur con qualche modifica, a seguire l’esempio di quelli di Monza e Trento, che hanno recentemente vietato la vendita di bevande alcoliche ai minori di 16 anni in qualsiasi esercizio commerciale. «Sono d’accordo sulla positività della soluzione adottata dal Comune di Monza - ha spiegato De Corato - e su questa linea si sono già espressi l’Unione del commercio e altri colleghi assessori. Bisogna però tenere presente che far rispettare un’ordinanza simile in una città che ha 1,3 milioni di residenti rispetto ai 120mila di Monza sarebbe molto più complesso. Inoltre il provvedimento in questione vieta la somministrazione e la vendita, ma non il consumo di alcol ed è dunque facilmente aggirabile». Da qui l’idea di rendere più efficaci il contrasto all’abuso di alcolici e i controlli dei vigili vietandone anche il consumo effettuato da minori su suolo pubblico o aperto al pubblico. «Naturalmente - ha aggiunto De Corato - i controlli dovranno coinvolgere anche le forze dell’ordine. Dovrà dunque essere firmato un protocollo d’intesa insieme a Prefettura, Questura, ma anche Confcommercio e Confesercenti, per far rispettare il divieto».
Il sindaco Letizia Moratti si sarebbe già pronunciata favorevolmente a proposito di un simile provvedimento, che comminerebbe ai trasgressori una sanzione amministrativa di 500 euro. Cifra che si aggiungerà, in caso di somministrazione, alla multa da 512 a 2.589 euro già prevista dall’articolo 689 del codice penale. L’ordinanza andrebbe così a completare un quadro normativo che già sanziona gli abusi relativi al consumo di alcol qualora creino condizioni di pericolo e vieta la vendita di bevande in vetro dopo le 21 sui Navigli, nei pressi della stazione Centrale, in Corso Como, all’Arco della Pace e, in caso di concerti, a San Siro.
E se il consumo di alcol è generalmente sconsigliato dall’Organizzazione mondiale della sanità a tutti i minori di 15 anni, il suo abuso è una delle prime cause di incidenti stradali. Nel 2008 alcol e droga alla guida hanno provocato nella sola città di Milano 1.284 feriti e 3 morti. Dei 13.328 incidenti con feriti registrati dalla polizia locale, infatti, ben 616 sono stati causati da guidatori in stato di ebbrezza, che hanno causato 1.093 feriti e 2 morti; mentre altri 100 incidenti erano dovuti a guidatori sotto l’effetto di stupefacenti, responsabili del ferimento di 191 persone e di un decesso. Inoltre se lo scorso anno circa il 28% dei guidatori fermati era risultato positivo all’alcol test, nei primi mesi del 2009 la percentuale è salita al 37%. Cifre che ricordano molto da vicino un bollettino di guerra. «E infatti di una guerra all’alcol si tratta», ha puntualizzato De Corato. Ecco perché il Comune ha deciso di patrocinare la campagna «Un bicchiere di troppo» organizzata dal Consiglio di Zona 6 per prevenire gli incidenti stradali provocati dalla guida in stato di ebbrezza. L’iniziativa avrà luogo nelle ore serali e notturne dei prossimi weekend - il 26 e il 27 giugno e il 3 e 4 luglio - e coinvolgerà i giovani che frequentano la zona dei Navigli. L’obiettivo è quello di promuovere un comportamento responsabile dopo aver assunto bevande alcoliche. Verranno così distribuiti gratuitamente mille etilometri usa e getta, gadget e depliant informativi. I ragazzi verranno inoltre messi di fronte a simulazioni di incidenti stradali a scopo educativo e invitati a realizzare messaggi spot sull’argomento.

Le migliori proposte saranno pubblicate sul blog «Primaepoi».

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