(...) Il tema della rinuncia alle auto blu da parte di sindaco e assessori sarà discusso oggi anche in consiglio comunale. È una vera e propria stretta quella arrivata a Palazzo Marino. Come spiega la lettera, «gli obiettivi condivisi di contenimento e di razionalizzazione delle spese nellambito del processo di aggiustamento strutturale dei costi, impongono necessitate misure di revisione dellutilizzo delle autovetture di servizio». Fuori dal burocratichese, si tratta di un invito ad andare in autobus e in metropolitana e, quando proprio non se ne può fare a meno, a ricorrere allauto blu per esigenze di servizio e solo entro i confini della città. Qualsiasi percorso extraurbano dovrà essere autorizzato «nellambito delle proprie autonome responsabilità», così come la decisione di parcheggiare lauto di notte in rimesse non comunali. Inoltre, si richiede agli uffici di controllare i percorsi e i consumi e di calcolare ogni settimana il chilometraggio, in base al quale sarà presentata la richiesta di approvvigionamento del carburante. Per usare lauto senza lautista sarà necessaria la preventiva autorizzazione del settore Servizi generali. Infine il capitolo multe, che saranno a carico di chi le ha prese.
Fin qui il Comune, che ha auto di proprietà. In Regione un primo taglio dei costi è già arrivato: grazie al meccanismo di auto in leasing, i costi complessivi del servizio sono scesi a 800mila euro lanno (contro il milione e duecentomila previsti in bilancio). Il Pirellone non ha più auto di proprietà ma quattordici vetture in leasing a disposizione di tredici assessori e del presidente della Regione.
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