«Il Comune farà la volata, non ci scipperanno il Giro»

«Pensate se qualcuno decidesse di far arrivare il Tour de France a Lione anziché a Parigi. Scoppierebbe un’altra rivoluzione francese». Non ci vuole nemmeno pensare, Giovanni Terzi assessore allo Sport del Comune, a un Giro d’Italia con un’ultima tappa che arriva a Verona. Uno sgarbo alla città, un insulto alla tradizione. Da evitare a ogni costo. «Abbiamo già preso contatto con gli organizzatori e a settembre ci sarà un incontro per trovare l’accordo», spiega lasciando intendere che magari oggi la città veneta è leggermente in vantaggio, ma che alla fine la corsa rosa non rinuncerà al suo arrivo sotto la Madonnina. Ricco di storia e di prestigio. «Noi siamo disposti a tutto.

Parliamone insieme, Milano è il posto ideale per creare una grande giornata di sport che coinvolga tutta gente». Come andrà a finire? «Credo - assicura - che l’arrivo del Giro d’Italia resterà a Milano. Gli stessi musicisti possono suonare le stesse note alla Scala o in un teatro diverso. Ma la musica è tutt’altra».

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