Il Comune mette in vendita 7mila case

Il Comune di Roma vende casa. Oltre settemila gli alloggi messi sul mercato. Diritto di prelazione agli inquilini. Il ricavato, 400 milioni secondo i piani dell’amministrazione, sarà reinvestito nell’acquisto di nuovi alloggi popolari.
Il Piano di dismissione del patrimonio immobiliare Erp (Edilizia residenziale pubblica) del Comune è stato presentato ieri in via Monte Rocchetta, al Tufello, dal sindaco Gianni Alemanno e dall’assessore alla Casa Alfredo Antoniozzi.
Il patrimonio comunale è di circa 24mila unità. A essere messi in vendita saranno 7.410 alloggi. Le prime 1.065 lettere informative sono state inviate il 3 novembre agli inquilini, considerati idonei e che risultano in regola con l’affitto, residenti negli alloggi comunali del IV, VI e VII municipio. Il taglio delle case è in media di 70 mq. Il prezzo di acquisto, di assoluta convenienza rispetto all’effettivo valore di mercato, oscilla fra i 33mila e i 77mila euro. La cifra esatta dipende dal valore della rendita catastale e dalla vetustà dell’edificio.
Il pagamento può essere effettuato in due modi: in contanti, usufruendo di uno sconto del 10 per cento; oppure con un acconto del 30 per cento e il resto in 120 rate mensili al tasso legale di interesse. Qualora gli inquilini fossero disponibili a sottoscrivere un atto unico per l’intero edificio, si avrebbe una ulteriore riduzione del 10 per cento del prezzo di ciascun appartamento.
All’offerta potranno aderire gli inquilini regolari assegnatari dell’alloggio, i componenti del nucleo familiare conviventi, i figli non conviventi, coloro che hanno sanato la loro posizione irregolare per mezzo delle leggi degli anni 1987, 1990, 2000, 2003, 2006 e 2007. Gli immobili non potranno essere rivenduti, né esserne modificata la destinazione d’uso, per 10 anni dalla data del contratto di acquisto.
Ad ascoltare il sindaco sono venuti numerosi abitanti delle case popolari del Tufello. Alcuni hanno fatto rilevare al sindaco le pessime condizioni di manutenzione degli alloggi. Infiltrazioni dai tetti, problemi alle scale, cantine allagate, stanze inagibili: «A queste condizioni non conviene comprare».
«Interverremo sulla situazione presso la Romeo, non è accettabile una manutenzione di questo tipo», ha assicurato Alemanno. La concessione a Romeo, costo totale quasi 100 milioni, si deve all’amministrazione precedente e scade nel 2013. Si vedrà di fare intervenire in modo più puntuale la società, cui già è stato revocato dalla giunta di centro-destra l’appalto delle buche stradali.
Durante l’incontro non è mancato un isolato contestatore. L’uomo, di mezza età, ha apostrofato Alemanno dalla folla più volte: «Qua non ti ci vogliamo, fascista. Non dategli retta. È tutta una truffa». A zittire l’uomo e dare solidarietà al sindaco, dopo qualche attimo di incertezza, sono stati però gli stessi abitanti. «Evidentemente è un provocatore, io quello neppure lo conosco», ha commentato Alemanno.
«Sono fiero di iniziare dal Tufello la dismissione delle case popolari - ha poi affermato il primo cittadino - una bandiera di giustizia sociale, che consentirà di trasformare gli affittuari in proprietari».
«Faremo in un anno quello che la sinistra non ha fatto in 20 anni - ha aggiunto Antoniozzi - In pochissimi giorni abbiamo ricevuto un mare di adesioni dagli inquilini che hanno ricevuto le lettere. Vuol dire che abbiamo fatto centro.

Chi non vuole comprare? Nessun problema, resterà in affitto. Non metteremo nessuno in mezzo alla strada».
La gestione delle vendite è affidata alla società Risorse per Roma, alla quale potranno essere richieste informazioni al numero 06 6536361.

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