Napoli - Prima uscita ufficiale del nuovo Consiglio comunale dopo i presunti appalti sulla manutenzione delle strade e l'esplosione della questione morale. E scoppia la bagarre, dentro e fuori il Palazzo. Proteste che costringono il Consiglio a uno stop forzato di dieci minuti per ricomporre le cose. Tapiri, gazebo e slogan davanti al Maschio
Angioino dove si riunisce il primo Consiglio del dopo rimpasto. Il messaggio è chiaro: "La Iervolino vada
via, è ora di cambiare".
Messaggi anche per il presidente della Regione Campania Antonio
Bassolino: "Vada via". Un bambino dovrebbe consegnare al sindaco
tapiri-salvadanaio color oro con sopra la scritta "Bassolino e
Iervolino, omaggio dell’associazione Noiconsumatori".
"Liberiamo Napoli" E la polemica prosegue nelle aule del Consiglio con un fuori programma: durante l’intervento del sindaco di Napoli
Rosda Russo Iervolino il consigliere comunale dei Comunisti
Italiani, Gaetano Sannino, ha lasciato i banchi per esporre al centro
della sala la bandiera palestinese.
Immediatamente dopo sono scesi al centro della sala i consiglieri
dell’opposizione con un grande striscione sul quale è scritto "Liberiamo Napoli".
Anche i cronisti protestano Poco
dopo l’inizio della seduta i giornalisti della carta stampata hanno lasciato la
postazione riservata alla stampa seguendo la seduta nello spazio
riservato al pubblico. A determinare il dissenso dei cronisti, le
disposizioni dei giorni scorsi dell’amministrazione comunale in cui "si invitano tutti gli uffici comunali a non avere rapporti con i
giornalisti", spiega il presidente dell’Ordine dei giornalisti della
Campania, Ottavio Lucarelli.
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