Il Comune non paga il funerale. E il morto resta a casa

Quasi due giorni con il nonno deceduto in casa, perché prima il Comune non vuole assumersi le spese del funerale (nonostante l’indigenza della famiglia) poi perché manca un documento e le onoranze funebri non possono spostare il morto. Solo ieri sera il corpo è stato trasferito all’obitorio, ma la famiglia dovrà ugualmente pagare.
Una situazione terribile toccata a una famiglia di Cinisello Balsamo, composta da padre e madre, di 47 e 48 anni, e tre figli, Cristian, Marika e Mirco, di 27, 25 e 22 anni. Una famiglia fino all’anno scorso tranquilla, in quanto papà e Cristian lavoravano in una multinazionale. «Infatti - racconta Cristian - quando morì la nonna spendemmo oltre4mila euro per darle sepoltura».
Poi nel 2010 l’azienda riduce il personale e i due rimangono senza lavoro, i soldi in casa, 600 euro al mese li porta a casa solo Marika, che ha anche un figlio di tre anni. In casa ci sarebbe anche il nonno di 71 anni, titolare del canone di locazione della casa di proprietà del Comune. Canone che però l’uomo dal 1981 non avrebbe mai pagato e si è sempre speso la pensione fino all’ultimo euro. L’anziano poi si ammala di tumore, le sue condizioni precipitano rapidamente e, sentendosi vicino alla morte, la settimana scorsa si fa portare a casa. Nella notte tra sabato e domenica, alle 4 cessa di vivere. I famigliari chiamo il medico perché attesti il decesso e il municipio perché si faccia carico del funerale, vista la loro disperata situazione economica. Ma a questo punto inizia un lungo braccio di ferrò con l’amministrazione comunale che non li considera abbastanza poveri. E non manda nessuno a prelevare il morto.
Lunedì arriva la disponibilità del Comune a provvedere alla sepoltura, ma non alla cassa. Però a quel punto sparisce un certificato e l’onoranza funebre si rifiuta di spostare il cadavere.

Solo alle 18 di ieri, dopo oltre un giorno e mezzo, la salma viene spostata. Ora però alla famiglia un conto viene comunque presentato: 250 per il certificato di morte, 150 per l’infermiere che ha vestito il nonno, 700 per la cassa. Totale 1.100 euro.

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