Concordia, la Protezione civile: "Domani inizierà la rotazione"

L’operazione per riportare la Concordia in assetto verticale inizierà domani. Il parbuckling è il momento più difficile del progetto di recupero della nave naufragata

Ultimi lavori per i preparativi per il Parbuckling della Costa Concordia
Ultimi lavori per i preparativi per il Parbuckling della Costa Concordia

L’operazione per riportare la Costa Concordia in assetto verticale inizierà domani. Tenendo conto delle previsioni del meteo e nonostante le trombe d'aria avvistate al lagro dell'isola, la Protezione civile ha dato il via libera. Si tratta di una prima assoluta: mai infatti al mondo è stato messo in atto un simile tentativo. La fase che comincerà domani, detta parbuckling, è quella più delicata di tutto il progetto di recupero della nave naufragata al Giglio. Un progetto che ad oggi ha già richiesto un investimento di 500 milioni di dollari.

"Alle 6 sarà partito l’ultimo traghetto e la sua partenza sancirà l’inizio delle operazioni» - ha annunciato il commissario Franco Gabrielli in conferenza stampa - domani tutto il lavoro fatto avrà un primo". Il parbuckling, letteralmente il ribaltamento del relitto o rotazione in assetto verticale, dovrebbe durare tra le 12 e le 24 ore, ma non è affatto escluso che l’intera operazione possa richiedere alcuni giorni, in quanto ogni movimento dovrà essere molto delicato e soggetto ad un costante controllo: è necessario infatti compensare al meglio le forze per far ruotare il relitto senza, tuttavia, deformare lo scafo. "La nostra serenità è colma di attesa - ha continuato Gabrielli - ma è l’attesa di chi ha visto tanta gente lavorare con impegno e professionalità". Sul sito creato ad hoc dal Consorzio italo-americano formato dalla Titan Salvage e dalla Micoperi (le imprese scelte da Costa Crociere) si sottolinea che la rotazione avverrà grazie a martinetti idraulici (gli strand jacks) che metteranno in tensione cavi di acciaio fissati alla sommità dei nove cassoni centrali e alle piattaforme sulle quali andrà ad appoggiare il relitto dopo il suo raddrizzamento.

Il falso fondale su cui poggerà la Concordia - creato per riempire il vuoto tra i due speroni di roccia, uno a poppa e uno a prua, che attualmente sostengono la nave - è stato realizzato posizionando dei sacchi (i grout bags) che sono stati poi riempiti di una speciale malta cementizia. Le grout bags sono dotate di occhielli in modo da poter essere recuperate e rimosse durante la fase di bonifica a lavori ultimati. Sui sacchi di cemento sono poi state posizione sei piattaforme, tre di grandi dimensioni e tre più piccole: per inserire i piloni nel fondale di granito stata fatta una trivellazione del diametro di due metri con un sistema a circuito chiuso, per non disperdere i detriti in mare. Quando la nave avrà recuperato il suo assetto verticale, la Concordia poggerà sul falso fondale a 30 metri di profondità. Solo allora si passerà alla fase successiva: l’installazione sul lato di dritta (quello attualmente sommerso) di quindici cassoni di galleggiamento, gemelli di quelli già saldati sul lato sinistro del relitto.

Per mezzo di un sistema pneumatico, i cassoni sui due lati verranno progressivamente svuotati dall’acqua e forniranno la spinta necessaria a far rigalleggiare la Concordia. Terminata l’operazione, la parte che rimarrà sommersa sarà di circa 18 metri.

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