Condizionatori Occhio ai «tarocchi»

Condizionatori Occhio ai «tarocchi»

Luca Moriconi

Fa talmente caldo che quando si va al supermercato viene voglia di cedere alla tentazione del climatizzatore in offerta. Se poi i prezzi sono decisamente bassi, il magico elettrodomestico che risolve i problemi di afa fa presto a finire nel carrello della spesa.
Ma come sempre, quando la domanda si fa insistente, c’è chi è pronto a rifilarci il classico «bidone». A lanciare l’allarme è l’Associazione nazionale industrie apparecchi domestici e professionali. L’Anie ha scoperto che esistono in commercio condizionatori e ventilatori di marca asiatica a basso costo, con etichette sui consumi energetici false. Sono stati prelevati campioni di climatizzatori venduti dalla grande distribuzione per sottoporli a test di verifica commissionati a un ente di certificazione. Il risultato: nel 40 per cento dei casi è stata riscontrata una differenza tra le prestazioni indicate e quelle effettive di refrigerio. Come dire, compri una Ferrari e ti ritrovi in mano una Cinquecento.
Nel 2004 sono stati venduti in Italia, solo sul canale della grande distribuzione, 108.449 condizionatori portatili e 373.241 fissi. Adesso, nel 2005, secondo l’Anie la stagione rischia di essere penalizzante per le aziende che rispettano le regole.

L’incremento della domanda ha comportato l’aumento di un’offerta asiatica a basso costo, ma anche e soprattutto a basso contenuto tecnologico.
Va bene la voglia di spendere poco insomma, ma attenti: c’è freddo e freddo.

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