Diego Pistacchi
da Sanremo
La porta di casa è lì, basta aprirla e tirarsela dietro per chiudere la solita giornata di lavoro. Dal buio del ballatoio spuntano le canne di un fucile a pompa, il mirino cromato di una pistola. E due rapinatori con il passamontagna. Il tempo di reagire non cè. Giancarlo Bacchi, il marito, viene picchiato, buttato a terra, colpito con il calcio del fucile. Poi trascinato per le scale, dal secondo piano fino giù nellandrone. Anna Maria Costanzo, la moglie, non ce la fa neppure a urlare. Ma intanto non servirebbe. Il perché lo scopre un attimo dopo Bacchi, buttato nellappartamentino del portiere e tenuto sempre sotto tiro. Tutti quelli che potrebbero aiutarli sono già lì, legati, imbavagliati. Con la testa rotta. Picchiati dai rapinatori. Cè il vecchio custode del palazzo, anni 83. Cè la moglie, anni 79. Cè anche un trentenne ormeggiatore romeno e unanziana condomina che di anni ne ha 73. Nellordine, uno dopo laltro, si sono trovati sulla strada dei banditi incappucciati. Tra il portone e il secondo piano di quella palazzina chic di Sanremo, con le palme davanti allingresso, in pieno centro.
Angelo Bernabei, il custode, era nel suo gabbiotto, martedì sera verso le 19.30, quando è stato sorpreso e pestato a sangue. Ora è allospedale Santa Corona di Pietra Ligure, prognosi riservata per un ematoma cerebrale che non lascia affatto tranquilli. Anche lanziana che ha messo la testa fuori della porta di casa per capire cosera tutto quel trambusto nelle scale, ne avrà per una ventina di giorni prima che le due costole che le hanno rotto possano tornare sane. Eppure loro, come la moglie del custode e lormeggiatore trentenne, non erano lobiettivo dei due rapinatori. Che puntavano allappartamento del secondo piano. Ci sono entrati, facendosi aprire da Anna Maria Costanzo, terrorizzata per la sorte del marito e per quella canna della pistola sempre puntata contro. Lo hanno ripulito, razziando oro e gioielli, facendosi consegnare preziosi per cinquantamila euro, più tutti i soldi che la donna aveva nella borsetta.
Un colpo programmato, quello messo a segno contro la coppia benestante di Sanremo. Dirigente dei servizi sociali comunali lei, insegnante di musica al liceo lui. Nel piano cera anche la possibilità che la rapina potesse finire peggio. Che potesse finire in omicidio, in strage. Perché il fucile e la pistola erano carichi, mica finti. Una cartuccia è caduta, ora è nelle mani dei carabinieri che indagano da quando uno degli ostaggi è riuscito a liberarsi e a chiamare i soccorsi dopo circa un quarto dora di prigionia. È un elemento fondamentale, anche perché al momento è lunico in mano agli inquirenti. Che sanno poco dei rapinatori. Sono italiani, meridionali a giudicare dallaccento che tutte le vittime dellirruzione hanno notato e riconosciuto, fino a precisare che probabilmente, sotto il passamontagna, cerano due napoletani.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.