In Italia la ripresa resta al palo: Pil fermo, consumi stagnanti, mercato del lavoro debole. È lallarme lanciato da Confindustria secondo cui la crescita sarà quasi nulla nel terzo trimestre, dopo che nel secondo si è avuto un aumento dell1,6% della produzione industriale, concentrato nella prima parte del periodo, che ha originato una temporanea accelerazione del Pil. Dello stesso avviso la Confcommercio, che per lanno in corso stima una crescita dello 0,8% contro una precedente previsione che dava il Pil all1%.
In un contesto generale difficile, con la crescita mondiale che «perde colpi», secondo il centro studi di viale dellAstronomia si profilano per il nostro Paese «debolezza della domanda interna, minor forza di quella estera, ripercussioni dalle violente turbolenze finanziarie globali e stretta sui conti pubblici».
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