da Anagni (Frosinone)
«Sì li ho uccisi perché complottavano contro di me per farmi passare per matto in modo da appropriarsi dei miei terreni».
È quanto ha confessato Augusto Proietti, il quarantenne di Anagni che venerdì pomeriggio ha ucciso il carrozziere Umberto Meloni di 50 e la mamma Grazia Pilozzi di 72, suoi vicini di casa. «Mi davano gocce che mi hanno portato problemi cardiaci e mi hanno creato difficoltà motorie - ha aggiunto Proietti ai carabinieri - volevano interdirmi in modo che io non potessi più far nulla». Laccusa contestata al quarantenne è quella di duplice omicidio premeditato per futili motivi e porto abusivo di pistola. «Durante linterrogatorio era molto freddo, raccontava delluccisione delle due persone come se si trattasse di una mosca» è il commento del sostituto procuratore della Repubblica di Frosinone, Tonino Di Bona. La cattura di Proietti, è avvenuta ieri pomeriggio. Lo hanno ritrovato in un casolare poco distante dal duplice omicidio. Ritrovato anche il fucile usato per uccidere Umberto e Grazia, gettato a circa un chilometro dalla zona dellomicidio.
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