Roma

Confessioni di un artista «doc»

Si apre nel nome di Gianluca Guidi la nuova stagione del teatro Greco, da quest’anno impreziosito dalla designazione di «stabile privato del teatro musicale e della danza». Lo spettacolo E sottolineo se! Ovvero la resistibile ascesa di Gianluca G, in programma fino all’11 novembre, è infatti un excursus autoironico e garbato sulla vita e la carriera di un figlio d’arte, cresciuto a pane e spettacolo ed esposto fin dalla tenera età al modello talentuoso dei genitori, Johnny Dorelli e Lauretta Masiero. Diretto e interpretato, nonché cantato, dallo stesso «Gianluca G.» con le coreografie di Stefano Bontempi, lo spettacolo traccia un bilancio di due decenni di carriera e rievoca i successi ottenuti, sempre «senza considerarsi troppo irresistibile». L’accompagnamento è affidato al trio jazz di Riccardo Biseo (pianoforte), Marco Camboni (contrabbasso) e Massimo D’Agostino (batteria).
Il linguaggio della danza e la grande letteratura si incontrano poi nell’opera-balletto in scena dal 5 al 7 novembre: l’Inferno, tratto dalla prima cantica del poema di Dante e dedicato ai bambini del mondo vittime di violenza fisica e psicologica (musiche di Bryan Guerra, coreografia di Marcello Algeri). Dal 15 novembre, il palco è per la Rugantino Dance Opera con cui Gino Landi e Renato Greco raccontano la storia del celebre «bullo de Trastevere» attraverso la fusione di danza, musica e canto, sulla scorta della commedia musicale di Garinei e Giovannini. In scena 26 danzatori e quattro cantanti diretti da Landi, coreografie di Maria Teresa Dal Medico e Greco, musiche di Armando Trovajoli. L’anno nuovo porterà conferme e novità, all’insegna di quella che è la cifra del teatro di via Leoncavallo, la predilezione per gli spettacoli musicali e di danza. Tra i tanti titoli, si possono qui almeno citare Una nueva emociòn, performance di tango con quattro coppie di ballerini accompagnate dal Tango Jazz Quartet; la commedia Fiato di madre...

e voglio dire di Sergio Vespertino, con la partecipazione di Ambrogio Sparagna e l’omaggio di Donatella Pandimiglio a Barbra Streisand.

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