Roma - Si impenna il ricorso alla cassa integrazione da parte delle imprese italiane. La Cig si avvicina così ai massimi del 1993, ma è ancora lontana dal picco del 1984. A fornire il dato è il centro studi di Confindustria. A febbraio il monte ore Cig annualizzato è stato pari all’1,16% della forza lavoro (0,8% a gennaio). Il picco nel 1993 è stato all’1,4% e quello nel 1984 al 2,1%. Ieri la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia aveva lanciato l'allarme: "Se il governo non agirà subito molte delle nostre imprese saranno costrette a chiudere" nei prossimi mesi. Imprese che hanno esportato, hanno creato occupazione, hanno investito. Questo significherebbe perdere un patrimonio industriale del nostro paese. Abbiamo il dovere di tutelare i nostri lavoratori e le nostre imprese. Ci sono cose urgenti da fare". A stretto giro di posta è arrivata la risposta del governo, attraverso il ministro Scajola.
Scajola: stiamo già pensando alle pmi "Il governo italiano ha bene in mente la questione delle piccole imprese e infrastrutture nell’ambito più ampio del piano per affrontare la crisi economico-finanziaria". Lo assicura il ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola, dopo l’ultimo appello del presidente di Confindustria per un maggiore sostegno e finanziamento alle imprese e all’avvio dei cantieri, a partire dagli investimenti nelle piccole infrastrutture.
Infrastrutture "Il piano che il nostro governo ha previsto per le infrastrutture è di far ripartire i cantieri che erano fermi dai tempi del governo Prodi", osserva Scajola, precisando che le "grandi infrastrutture non richiederanno tempi lunghi". "Sul piano dei piccoli interventi nel provvedimento dell’ultimo Cipe sono stati sbloccati 27 miliardi di fondi Fas per le Regioni che prevedono quindi interventi anche di carattere limitato", ha affermato Scajola.
Il piano casa Il ministro dello Sviluppo economico cita poi "la proposta del premier Berlusconi di un piano-quadro da offrire alle Regioni per far ripartire il settore dell’edilizia, che è il settore trainante". "Dobbiamo aiutare le imprese - prosegue Scajola - a mantenere i posti di lavoro", quindi c’è "l’esigenza di salvaguardare le imprese importanti per il paese collegata a quella di non creare disoccupazione".
In quest’ottica "l’aiuto alle piccole e medie imprese lo si sta facendo cercando di dare maggiore accesso al credito", illustra il ministro, ricordando che la settimana prossima ci sarà un tavolo dedicato alle Pmi e "focalizzato su interventi specifici" in questo ambito.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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