Confindustria, giochi fatti per la Marcegaglia

Via libera per la "signora dell'acciaio", è la prima donna che guiderà gli industriali. sul nome dell'imprenditrice lombarda si sarebbe raccolto un consenso quasi 'bulgaro', il 95% dei voti assembleari, che spiana la strada alla designazione da parte della Giunta il prossimo 13 marzo. Succederà a Luca Cordero di Montezemolo

Confindustria, giochi fatti per la Marcegaglia

Roma - Sulla presidenza Marcegaglia in Confindustria i giochi sono ormai fatti. Secondo le indiscrezioni raccolte dall'ANSA, sul nome dell'imprenditrice lombarda si sarebbe raccolto un consenso quasi 'bulgaro', con quasi il 95% dei voti assembleari, che spiana la strada alla designazione da parte della Giunta il prossimo 13 marzo. E l'ennesimo via libera è arrivato oggi anche dall' ad di Fiat, tra i principali contribuenti del sistema Confindustria, Sergio Marchionne ("la Marcegaglia è molto brava").

Corsa in discesa dunque quella della signora dell'acciaio, la quale sarà d'ora in avanti chiamata a sbrigare solo pratiche formali: l'ultimo round-up dei saggi a Milano (martedì 26 con il comitato di presidenza e nei primi giorni di marzo con il presidente uscente) e la Giunta del 13 marzo che la designerà ufficialmente per il dopo-Montezemolo. Il passaggio delle consegne è previsto per il 21 maggio, in occasione dell' assemblea privata di Confindustria (il giorno dopo si terrà quella pubblica). I 'saggi' Luigi Attanasio, Antonio Bulgheroni ed Enzo Giustino hanno concluso in questi giorni gli incontri con la base per raccogliere le indicazioni emerse dalle lunghe consultazioni avute con le associazioni industriali di settore e territoriali e il verdetto è quello di un voto senza suspence: "Il consenso sul nome della Marcegaglia è pressoché unanime... - spiega all'Ansa Antonio Bulgheroni, che ha fatto parte anche del triumvirato che portò all'elezione di Montezemolo quattro anni fa - e quindi più che sui numeri il nostro lavoro è stato di natura 'qualitativa', nel senso di cercare di assumere le indicazioni che la base associativa di Confindustria ci ha offerto, per fare una relazione che possa servire come traccia al futuro presidente per il suo programma quadriennale".

Nel tour elettorale partito ad inizio mese, i saggi hanno incontrato via via le associazioni del nord Italia (5-6 febbraio a Milano), quelle del Centro (11-12 febbraio a Roma) e del Mezzogiorno (15 febbraio a Napoli). Prossima e ultima tappa, come detto, l'incontro con il comitato di presidenza di Confindustria in calendario per i primi giorni della settimana a Milano. "Fino a quando non si è concluso l'iter non possiamo esprimere opinioni - chiarisce Enzo Giustino - Mancano ancora un paio di incontri tra oggi e i primi di marzo, e posso solo dire che non sono emerse alternative al nome della Marcegaglia, come d'altronde ha spiegato con una battuta il presidente Montezemolo ("il ballottaggio è tra Emma e Marcegaglia"). Per cui, quello che possiamo fare d'ora in avanti è fare da trait d'union tra la base associativa e il vertice raccogliendo consigli, proposte e suggerimenti da inserire nel futuro programma del neo presidente, anche alla luce del difficile momento congiunturale e della scadenza elettorale".

Con la presidenza Marcegaglia si ripeterà dunque una votazione plebiscitaria, cosa che non accadeva dal lontano 1992, quando Luigi Abete subentrò a Sergio Pininfarina secondo il copione di casa-Confindustria che non prevedeva ballottaggi di sorta. Un cliché che non si ripeté invece nei due successivi quadrienni, allorché sia Giorgio Fossa (1996) che Antonio D'Amato (2000) riuscirono a prevalere dopo un serrato confronto con altri candidati. Anche nel 2004 intorno a Montezemolo si coagulò una unità di voto, ma solo dopo un acceso confronto preliminare con Nicola Tognana che abbandonò la partita poco prima della designazione di marzo.

I numeri 126.

590 è il numero complessivo di imprese aderenti a 18 associazioni regionali e 18 federazioni di settore che sono associate a Confindustria; 4,7 milioni sono i dipendenti del sistema confindustriale a livello nazionale; 100 le associazioni di categoria; 1910 l'anno di fondazione di Confindustria che nella sua storia ormai secolare ha avuto 27 presidenti; ad Angelo Costa spetta il record di durata (14 anni).

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