Il filmato dellesultanza dellarbitro dopo un gol è finito su Internet e ha fatto il giro del mondo: vergogna, hanno pensato in molti, dovrebbe essere sopra le parti e invece è un ultrà in campo. È successo a Eindhoven durante Psv-Ajax, partita di cartello del campionato olandese: al quinto gol dellAjax, larbitro Eric Braambar si è girato, ha stretto il pugno e ha esultato come se si trovasse in curva. Messo ai ceppi per il suo gesto, Braambar ha semplicemente spiegato: «Avevo concesso la regola del vantaggio allAjax che era rimasto in possesso di palla, quindi non ho fermato lazione che poi era finita con una rete. Quindi mi sono congratulato con me stesso per lottima decisione». Ma per tutti larbitro tifoso è stato smascherato e le sue spiegazioni sono state solo un arrampicarsi sui vetri.
Non è facile applicare la giustizia nelle aule giudiziarie, figurarsi sui campi sportivi dove larbitro nellimmaginario collettivo rappresenta lautorità, non la legalità. E non è neppure un caso che il reclutamento di nuovi arbitri sia sempre più difficile visto lo scarso appeal che il ruolo ha fra i giovani. Per questo, ma non solo per questo, il Coni provinciale di Milano ha deciso di promuovere un progetto nel quale sia chiaro il ruolo educativo dellarbitro, giudice imparziale dellapplicazione delle regole, una componente del gioco.
Il progetto è sponsorizzato dal Coni e patrocinato dalle quattro federazioni di rugby, volley, basket e calcio che hanno aderito alliniziativa. Il progetto è stato proposto agli studenti delle scuole medie superiori di Milano attraverso lUfficio scolastico provinciale e si snoda in tre date di incontri fissate al Liceo scientifico Schiaparelli Gramsci di largo Seregni.
Antonio Daino, responsabile Coni del progetto, non negava il timore di unaula vuota, invece 80 studenti potenziali futuri arbitri si sono presentati al primo incontro, hanno seguito i filmati, compilato il primo test attitudinale e conversato con gli arbitri presenti fra i quali Massimiliano Saccani, fischietto della serie A calcistica: «Ricordatevi che quanto un uomo apprende a trentanni, un arbitro lo comprende a venti - ha detto loro Saccani -. Questo mestiere vi consente di raggiungere un grado di maturità superiore: attenzione, concentrazione e rispetto saranno le vostre qualità».
Applausi da unaula che per gli altri va controcorrente solo perché questi studenti hanno scelto di giocare senza vestirsi come una delle due squadre. È questo il maggior ostacolo e uno degli obiettivi primari che il progetto vuole raggiungere.
Il Coni cerca i nuovi arbitri fra gli studenti
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