Via il consigliere furbetto per evitare la «calamità»

Ho letto che un consigliere regionale ligure, eletto per rappresentare e tutelare gli interessi dei cittadini, di tutti, ma in modo particolare dei più deboli e indifesi, ha utilizzato un contrassegno per portatore di handicap, per la sua autovettura. Ho letto la lettera di indignazione del rappresentante di una associazione di invalidi, e ho anche letto una dichiarazione del presidente del consiglio regionale, che invocava le dimissioni da parte di chi ha commesso un atto così incivile. Ho letto tutto questo, poi più nulla! Niente: quotidiani e tv locali sembrano avere già archiviato, ed il diretto interessato (o la diretta interessata) non ha battuto ciglio, evidentemente pensa che anche gli episodi più odiosi, e francamente intollerabili, possano passare nel dimenticatoio.

Pensavo a questo, mentre guidavo fra l’aeroporto e la città, al ritorno da Roma, poi ho acceso la radio, la musica era quella di una vecchia canzone di Pierangelo Bertoli: «Varsavia», e le parole mi hanno profondamente colpito, sembravano scritte per quanto avvenuto. (...)
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