Sì, lo so, se ne scrive se e se ne parla ogni anno di questi giorni, un po' come d'estate il caldo e la nebbia d'inverno. Dare consigli sui botti di Capodanno potrebbe quasi sembrare superfluo, se non che, ogni anno, centinaia di cani fuggono dalle case terrorizzati e centinaia di persone finiscono al pronto soccorso (qualcuna anche all'obitorio) per ferite e bruciature da fuochi d'artificio più o meno artigianali o addirittura pallottole vaganti sparate da qualche buontempone che ha visto troppi western durante le festività. Vorrei dispensare qualche consiglio, non solo ai proprietari di animali, ma direttamente a chiunque abbia la possibilità di rimediare a questo fenomeno dove siamo sempre i primi sul podio.
In Giappone la pirotecnia è un'arte e i nipponici sono veri maestri. Se la fioritura dei ciliegi si chiama hanabi, i fuochi d'artificio si chiamano hanami, e con questa semplice similitudine si comprende che cosa significhi per loro uno spettacolo pirotecnico. Fiori che sbocciano, pagode dai mille colori, risciò che si compongono nel cielo notturno con un miracolo di precisione. Ma soprattutto i giapponesi, insofferenti verso i rumori molesti, danno luogo a spettacoli silenziosi, preferendo l'arte e la suggestione visiva al rumore e alle mani spappolate (che da loro restano miracolosamente integre).
Ogni anno, per fortuna, l'elenco dei Comuni che vietano i fuochi d'artificio classici aumenta, ma si potrebbe prendere in considerazione anche l'uso dei silent fires (fuochi silenziosi) per evitare di spaccarci le orecchie e altro. Costano di più, è vero, ma, come mi diceva qualche anno fa Salvatore Argirò, uno dei costruttori di «fuochi silenziosi», avendo una camera di scoppio un minimo di rumore lo fanno, ma è tutt'altra faccenda rispetto alle «bombe» che circolano.
E veniamo ai nostri amici a quattro zampe. Il gatto non pone problemi particolari perché trova facilmente un posto sicuro, buio e confortevole dove attendere la fine della gragnola. Molti cani invece cominciano a mettersi in ansia ai primi scoppi e, se non si prendono provvedimenti, possono fuggire terrorizzati. La prima scelta sta nel trascorrere quelle ore in campagna da amici coscienti.
Se impossibilitati, prima del delirio, mettere un cd di musica tecno e alzare il volume: questo sound si sovrappone alla percussione sonora dei fuochi provocando un effetto di desensibilizzazione. Se la fobia dei rumori è grave, allora necessita il veterinario che vi potrà prescrivere una crema, molto efficace, da spalmare in bocca. Buon anno a tutti.
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