Concedere una «riparazione economica» al direttore generale di unazienda sanitaria locale, «rimosso automaticamente e senza contraddittorio (...) non attenua in alcun modo il pregiudizio da quella rimozione arrecato allinteresse collettivo allimparzialità e al buon andamento della pubblica amministrazione». Con questa sentenza la Corte costituzionale ha dichiarato illegittima la norma della Regione Lazio sui manager delle Asl decaduti in base al sistema dello spoil system già bocciato dalla Consulta. A sollevare la questione era stato nel giugno 2007 il Consiglio di Stato in merito al ricorso di Franco Condò, ex direttore generale della Asl RmE, a proposito della Legge regionale del 2007, in base alla quale la giunta regionale del Lazio poteva deliberare, per i dirigenti sostituiti con linsediamento del nuovo consiglio regionale, o il reintegro nelle cariche e il ripristino dei relativi rapporti di lavoro o, in alternativa «unofferta di equo indennizzo». Rigettato dal Tar, il ricorso di Condò era stato quindi riproposto davanti al Consiglio di Stato. Le norme sullo spoil system erano state dichiarate costituzionalmente illegittime con una sentenza del 2007, ma nel frattempo la Regione aveva fatto entrare in vigore delle disposizioni in base alle quali «non essendo possibile disporre la reintegrazione» si è «convenuto a un indennizzo pari a 15 mensilità». Nella sentenza della Corte i giudici sottolineano che nel settore pubblico, a differenza del settore privato, «il potere dellamministrazione di esonerare un dirigente dallincarico e di risolvere il relativo rapporto di lavoro, è circondato da garanzie e limiti che sono posti non solo e non tanto nellinteresse del soggetto da rimuovere, ma anche e soprattutto a protezione di più generali interessi collettivi».
Molto duro il centrodestra sullennesima bocciatura della giunta Marrazzo. «Lulteriore forzatura consistente nella modifica approvata in aula lo scorso 20 ottobre costringerà il Consiglio di Stato e la Consulta a riavviare uno stesso identico iter giudiziario per pronunciarsi su una legge nella sostanza identica a quella già dichiarata incostituzionale anche dalla stessa Corte», fanno notare il capogruppo alla Pisana e coordinatore regionale di Forza Italia, Alfredo Pallone e il consigliere regionale di Forza Italia, Massimiliano Maselli. «È stata inutile la legge presentata dallex assessore Battaglia che porterà soltanto a un problema di reintegro dei direttori generali rimossi» afferma in una nota Donato Robilotta, capogruppo Sr alla Regione, che si chiede: «E adesso, chi pagherà i danni?».
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