Genova. Lex vicepresidente della Consulta, Fernanda Contri, vorrebbe una Corte Costituzionale con più avvocati vicini ai diritti del cittadino e più donne. Per queste auspica addirittura una carriera come quella degli uomini e si augura che aumenti la componente femminile in politica, perché capace di apportare punti di vista diversi.
La Contri, ora entrata a far parte del Gruppo dei saggi della Corte europea dei diritti delluomo, ha parlato ieri a Genova nel convegno «I diritti costituzionali nel contesto europeo», a cui era presente il neo presidente della Corte Costituzionale, Annibale Marini. Proprio al tavolo della Corte Costituzionale Contri dice «dovrebbero sedere più avvocati», vicini ai diritti della gente e subito dopo ha riservato un riferimento al tema delle donne: «Ce ne sono ancora troppo poche nei posti chiave della vita dello Stato. Non sono una femminista, in certi momenti ero troppo giovane per esserlo. In altri troppo vecchia. Mi dispiace però essere ricordata come la prima donna della Consulta».
Lex vicepresidente della Consulta ha anche spiegato quale sarà il suo nuovo impegno: «La Corte è in serie difficoltà, attualmente servono tre anni per la ricevibilità dei ricorsi. Ma tra poco gli anni potrebbero diventare cinque. Questo significa non essere in grado di dare giustizia. Cercherò di raddrizzare la situazione».
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