MonzaLa voglia di fare è quella dei primi giorni, nonostante il gruppo Bosch celebri questanno le 125 primavere, nonché il 150esimo anniversario dalla nascita del suo fondatore Robert Bosch. Linvestimento in ricerca e sviluppo, ruotato al 50% sulle cosiddette tecnologie «verdi», si aggira ogni anno sui 3,5 miliardi. Parliamo di studi legati alla produzione, in joint venture con Samsung Sdi, di batterie agli ioni di litio e alla tecnologia full-hybrid. In attesa che lauto elettrica diventi una voce fissa nel listino delle concessionarie, la multinazionale tedesca ha reso note le sue previsioni: riduzione fino a un terzo dei consumi dei motori benzina e diesel (fino a 100 km con tre litri di carburante) e contemporaneo abbattimento delle emissioni di CO2 (meno di 99 g/km). Obiettivo del gruppo, entro il 2020, è tagliare di almeno un quinto (rispetto al dato 2007) lanidride carbonica generata dai propri siti industriali.
E ora il tema sicurezza. Gli studi interni di settore sono iniziati più di 30 anni, periodo in cui Bosch presentò, prima al mondo, il sistema antibloccaggio delle ruote (Abs), mentre risale a 15 anni orsono la progettazione del sistema elettronico di stabilità (Esp) che nel 2009, in Europa, ha equipaggiato di serie il 60% dei veicoli circolanti (nella graduatoria, per Stato, lItalia è sesta con il 56% a fronte del 99% della Svezia). Molte sono state, nel tempo, le iniziative attraverso cui il gruppo ha puntato a sensibilizzare il cittadino medio.
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