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Conte si è dimesso Iaquinta verso il Chelsea

L'allenatore dell'Atalanta lascia la panchina dopo il turbolento fine partita di ieri. Sonetti, Cagni o Mutti al suo posto. La squadra di Ancelotti ha chiesto l'attaccante bianconero: prezzo 9 milioni di euro

Conte si è dimesso 
Iaquinta verso il Chelsea

Milano - Antonio Conte si è dimesso da allenatore dell'Atalanta al termine di un incontro con la dirigenza della società a Zingonia.«In questo momento è giusto così. Avveo presentato le dimissioni ieri sera, ma sono state respinte. Ci ho riflettuto tutta la notte e ho deciso di lasciare». Conte e il suo staff hanno rinunciato alla buona uscita. La rottura con i tifosi è stata insanabile. «Una macchia quanto accaduto con loro», ha ammesso il tecnico. Non macchia di carriera, ma macchia nei rapporti: tesi, conflittuali, al limite del prendersi a schiaffi. Alla guida di Conte l'Atalanta ha ottenuto 13 punti, non proprio un bel bottino. «Ma nemmeno disastri», ha suggerito lui. Quel mettere in panca Doni è stato l'ultimo botto. Caratterialmente Conte è un tipo difficile da gestire, anche se ai tempi della Juve era il miglior uomo spogliatoio. Oea il sostituto: i nomi in cima alla lista sarebbero quelli di Bortolo Mutti, Nedo Sonetti e Gigi Cagni. Conte era subentrato ad Angelo Gregucci il 21 settembre, dopo quattro turni di campionato.

Dalla panca ai sogni del mercato: gli inglesi avranno buon fiuto, ma Ancelotti di più. Carlo principe d'Inghilterra sta cercando di portarsi al Chelsea un attaccante italiano: ci ha provato con Pazzini, ora ci tenta con Iaquinta. Secondo The Times , la società di Abramovich è molto interessata alla ripresa agonistica del 30enne bomber bianconero e prima della conclusione del mercato invernale sarebbe pronto ad offrire 9 milioni di euro alla Juve. Cifra un po' bassa, considerando che per Pazzini ne erano pronti 20 e Iaquinta è più titolare in nazionale di quanto lo sia l'attaccante della Sampdoria. I tecnici italiani in Inghilterra portano qualche affare: per esempio l'Inter ha spedito Vieira al Manchester City da Mancini. Ieri il francese ha salutato. «Ho bisogno di giocare », ha raccontato alla stampa. Nell'ultima partita ha lasciato un buon ricordo.

Vedremo se l'Inter se ne pentirà.

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