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Contemporanea&Eterogenea

La peculiarità sta nell’eterogeneità delle opere. Si alternano, infatti, installazioni, tele, fotografie, video e sculture tra i diversi lavori in mostra per la quindicesima edizione della Quadriennale di Roma che apre i battenti oggi nella capitale. Ovviamente i riflettori sono puntati sull’arte contemporanea italiana e la splendida cornice del Palazzo delle Esposizioni - dove per tutta l’estate non sono in programma altre mostre - fa da sfondo ai lavori degli artisti che negli ultimi venti anni si sono affacciati e affermati nel mondo dell’arte. Tanti i giovani, dunque: in media gli artisti hanno 45 anni, un quarto è rigorosamente «under 35» e non manca una discreta componente rosa: una su tre è donna.
Il percorso espositivo, a cura di Lucio Turchetta, è realizzato con un’opera recente degli artisti, in alcuni casi realizzata in loco, e si snoda lungo i 3mila metri quadri del palazzo di via Nazionale. Apre la rassegna, nella sala della Rotonda, un’opera di Luciano Fabro, omaggio che gli organizzatori hanno voluto riservare all’artista a un anno dalla sua scomparsa. Così Autunno, una scultura in marmo mai esposta in Italia che è anche uno fra gli ultimi lavori del maestro, rappresenta l’unico segno artistico che accoglie i visitatori.
L’idea di fondo della mostra è provare a tracciare una mappatura di esperienze ritenute rappresentative dei principali esiti della ricerca artistica condotta nella penisola dalla fine degli anni Ottanta a oggi. Spazio allora ai video, componente preponderante della rassegna di quest’anno con, tra gli altri, i lavori di Sabrina Mezzaqui, Grazia Toderi e Stefano Tondo. Numerose le installazioni, in gran parte a dimensione ambiente, come quella di Simona Frillici, ma anche più piccoli, come i tulipani sonori di Bruna Esposito, un collage di ritagli di foto a misura d’uomo; o ancora il lavoro di Elisabetta Di Maggio che realizza con il sapone di Marsiglia intagliato a mano con i bisturi, le mappe di Parigi, Città del Messico e Algeri. Diversi poi i lavori di pittura, uno su tutti: la grande tela a parete di Alessandro Bazan con in primo piano il cielo, il mare e le spiagge del Sud. Meno numerosi, invece, i lavori fotografici anche se proprio tra le foto emerge un’opera di stretta attualità: Ai caduti di oggi, di Gea Casolaro che attraverso gli scatti che scorrono su un gobbo affronta un tema caldo come i morti sul lavoro.
In generale sono diverse le tematiche rappresentate ma comune fra tutti gli artisti è un senso di allarme e di inquietudine per il futuro. Appuntamento consolidato - la prima Quadriennale capitolina risale al 1931 - questa quindicesima edizione della rassegna è stata affidata a una commissione composta da cinque curatori e storici dell'arte: Chiara Bertola, Lorenzo Canova, Bruno Corà, Daniela Lancioni, Claudio Spadoni.


Il palazzo delle Esposizioni ospita la rassegna fino al 14 settembre, dalla domenica al giovedì dalle 11 alle 21, e il venerdì e il sabato fino alle 23,30. Il giorno di chiusura è il lunedì, il prezzo del biglietto è 8 euro. Internet www.quadriennalediroma.org e www.palazzoesposizioni.it.

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