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Conti gioca il Sanremo delle scommesse

Patty Pravo è la regina di un cast multigenerazionale. Con pochi big e molte sorprese

Conti gioca il Sanremo delle scommesse
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Almeno non c'è un vincitore annunciato. Uno come Marco Mengoni, tanto per dire, o come la coppia Mahmood Blanco che da subito erano candidati alla vittoria. Stavolta no. Il cast di trenta nomi (decisamente troppi) che Carlo Conti ha annunciato ieri al Tg1 delle 13.30 è doppiamente trasversale, ma non ha un trionfatore in pectore. Intanto copre più generazioni, dai 22 anni di Lda ai 77 di Patty Pravo. E poi arriva da tanti bacini d'ascolto diversi, la radio, i concerti, i social come ad esempio Samurai Jay, al secolo Gennaro Amatore, 27 anni, già visto al Festival nel 2021 con Gigi D'Alessio e altri e diventato "virale" soprattutto su TikTok nella scorsa estate con Halo. Lui è uno di quelli che, per l'ascoltatore di Rai1, rientra di diritto nella categoria "e chi è?", categoria che, vista la frantumazione della popolarità musicale, è sempre più vasta.

Se Sayf, padre italiano e madre tunisina, si è fatto conoscere anche grazie a "feat" pesanti come quelli con Bresh o con Mengoni e Rkomi, altri come il pensoso molisano Nayt o il romano Edoardo Iaschi detto Eddie Brock (esploso su TikTok e poi in radio, nome d'arte preso dai fumetti Marvel) hanno un riscontro molto settoriale ma, allo stesso tempo, la forza potenziale di trasformarsi in rivelazioni. Comunque, occhio, quest'anno più del solito tutto dipenderà dai brani. È proprio il Festival della canzone, non degli artisti.

Ovviamente c'è chi come Tommaso Paradiso che, se decide di debuttare al Festival sfoggerà un brano e una storia significativi (magari dedicato ad Anna, la figlia nata da pochi mesi). E chi, come la coppia Masini Fedez, dopo essere apparsa nello scorso febbraio nella serata delle cover, potrebbe aver trovato la formula giusta per spopolare e, onestamente, entrambi ne hanno le capacità. Rispetto agli scorsi anni, all'Ariston stavolta ci sono meno ritorni seriali e più debutti assoluti come quello delle Bambole di Pezza, autentico punk rock che potrebbe avere un appeal commerciale, o quello della coppia (anche nella vita) Maria Antonietta e Colombre che, come fecero i Coma_Cose, potrebbero stupire.

In ogni caso, musicalmente, sono il rap e l'urban, con tutti i loro derivati, a raggiungere la quota più alta nel cast. Ci sono J-Ax (potrebbe avere un asso nella manica) e Luché, c'è Dargen D'Amico che non ha continuità fuori da Sanremo, e spunta anche Tredici Pietro, figlio di Gianni Morandi, uno con una bella forza dirompente apprezzata anche da Fabri Fibra. Insomma, una bella varietà. "Ho ampliato il più possibile il ventaglio dei sapori, dei gusti musicali, per accontentare tutti gli spettatori", ha detto ieri Carlo Conti. Spettatori e non ascoltatori, c'è una bella differenza.

Come ogni Festival che si rispetti, ecco qui la quota ritorni/rilanci, che ha un bel po' di carati da mostrare. Dai già vincitori nel passato Francesco Renga ad Arisa fino a (finalmente) Malika Ayane, da Serena Brancale (momento d'oro), Mara Sattei, Michele Bravi e la poliedrica Levante a Enrico Nigiotti e al cavallo di razza Ermal Meta fino a Elettra Lamborghini (si spera con una prestazione vocale all'altezza del look) e Leo Gassmann, un artista vero che non si cura troppo delle mode. Poi attenzione a Sal Da Vinci, è il suo momento.

E se Lda e Aka7even sono ormai smarcati da Amici, nel cast c'è una particolare attenzione alla qualità della scrittura visto che Chiello, Fulminacci e Ditonellapiaga ci concentrano (bene) molte energie e meno male perché la categoria ha metaforicamente vissuto di stenti per anni. Infine i grandi nomi, quelli autenticamente nazionalpop da decenni. Intanto ci sarà Raf, uno che portò in gara nel 1989 Cosa resterà degli anni '80 e nel 1991 con Oggi un Dio non ho quindi suscita per forza grandi aspettative. E infine lei, Patty Pravo, l'artista che si godrà di più il Festival non avendo nulla da dimostrare, è già una diva.

Dunque

questi sono i nomi sui quali il conduttore scommette per la sua quinta conduzione. Il 14 dicembre saranno annunciati i titoli dei brani. Se gli autori non saranno sempre i soliti, Carlo Conti avrà vinto la sua prima scommessa.

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