Conti L’utile scatta a 354 milioni nei primi nove mesi dell’anno. Bene CheBanca!

Mediobanca ha chiuso i primi nove mesi dell’esercizio 2009-2010 con un utile netto quasi decuplicato a 354,4 milioni, rispetto ai 39,3 milioni dello stesso periodo di un anno prima. In forte crescita i ricavi, aumentati nel periodo del 25,3% a 1,599 miliardi. Allo sviluppo dei ricavi - spiega Piazzetta Cuccia nel comunicato diramato al termine del cda - hanno contribuito tutte le aree di business. Il margine di interesse ha registrato un trend in lieve crescita sui 9 mesi (+1,4% da 651,9 a 661,3 milioni). Nel solo terzo trimestre dell’esercizio, il risultato è stato positivo, con un utile netto di 84 milioni rispetto al «rosso» di 61 milioni di un anno prima e i ricavi si sono attestati a 455 milioni (dai 337 milioni). Mediobanca ha confermato i livelli di solidità patrimoniale e di liquidità: a fine marzo il core Tier1 era superiore all’11%, il patrimonio netto tangibile era pari a 6 miliardi (10% dell’attivo netto) e il rapporto impieghi/depositi era 0,6. Tornando ai nove mesi, per quanto riguarda le singole aree di business, la divisione Corporate & investment banking vanta ricavi in crescita del 16% a 870 milioni e quelli della divisione Retail & private banking sono saliti del 10% a 627 milioni. Bene anche CheBanca!, la controllata con cui Mediobanca si rivolge alle famiglie italiane, che ha toccato quota 9,1 miliardi, pari al 17% della raccolta dell’intero gruppo. Il contributo della divisione Principal investing, (ovvero le partecipazioni stabili in Generali, Telecom ed Rcs) è poi tornato positivo per 134 milioni (-15 milioni a marzo 2009).

Il valore di libro delle partecipazioni stabili è in aumento a 2,8 miliardi, mentre il loro valore di mercato è salito a 3,8 miliardi. Per quanto riguarda i «Pigs», l’amministratore delegato Alberto Nagel ha dichiarato che l’unica esposizione riguarda titoli governativi greci per 400 milioni di euro.

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