Roberto Fabbri
Continua nell'indifferenza delle autorità locali di diversi Paesi africani l'incredibile strage degli albini. Un uomo di carnagione, capelli e occhi chiari è stato ucciso e mutilato la scorsa notte nel centro del Burundi, portando a quattro il numero di queste sfortunate persone dall'aspetto così diverso dal resto della popolazione africana uccise in meno di un mese. La polizia sospetta un traffico d'organi verso la vicina Tanzania, dove alcuni stregoni senza scrupoli usano membra di albini per confezionare macabri amuleti portafortuna.
François, un albino di circa vent'anni, è stato attaccato da un banda di malviventi nella sua abitazione nel villaggio di Shombo, 140 km a nord-est della capitale Bujumbura. Gli aggressori lo hanno ucciso, poi gli hanno tagliato braccia e gambe e sono fuggiti con gli arti nella foresta. La polizia e gli abitanti del villaggio si sono lanciati all'inseguimento degli assassini, ma inutilmente.
«È il regno del terrore ormai - ha detto il presidente dell'Associazione burundese degli albini, Kassim Kazungu -, mentre il potere stamani ci ha negato di organizzare una manifestazione a favore degli albini a Bujumbura, col pretesto che questa distrarrebbe la gente che lavora.
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