Ci siamo. Mercoledì 28, in Campidoglio, si parlerà finalmente della questione delle botticelle. Le storiche carrozzelle romane stanno perdondo colpi in quanto a popolarità. E non è solo colpa della crisi economica che dimezza i clienti. Di recente un velenoso articolo del New York Times edizione web le aveva dipinte come «care, sporche e superate». Ma quella del 28 sarà una data fondamentale non solo per gli animalisti dal dente avvelenato. Molti cittadini, stanchi di vedere scene tristi soprattutto destate quando lafa, lasfalto bollente e la fatica rendono le corse un supplizio ad uso turistico, auspicano nuove regole certe per conducenti e per la salute dei cavalli. O almeno è quello che si spera stia pianificando il Campidoglio.
Nel frattempo lEnpa e la Lav, due tra le maggiori sigle in difesa degli animali, (che con la giunta Veltroni usavano spesso il silenziatore) lamentano di non esser state convocate nellambito della commissione mista dal sindaco Alemanno. «A oltre due mesi di distanza dallennesimo incidente mortale occorso a un cavallo impiegato per il traino di una botticella - si legge in un comunicato congiunto di Enpa e Lav - non cè stato alcun provvedimento concreto. In questo senso ci dispiace di non essere stati coinvolti nei lavori della commissione mista (Comune di Roma-Ministero della Salute), incaricata di risolvere lannoso problema tutelando la salute e il benessere di questi animali».
Enpa e Lav esprimono disappunto per la mancata divulgazione del documento redatto dalla Commissione, «che rappresenta peraltro due istituzioni pubbliche, e consegnato al sindaco Alemanno un mese fa». Le due associazioni chiedono perciò al primo cittadino della capitale «di rispettare gli impegni presi lo scorso 19 novembre 2008 e di essere convocate al più presto, con lobiettivo di trovare una soluzione efficace e condivisa». «Leffettiva tutela del benessere dei cavalli delle botticelle - prosegue il comunicato - non può che passare attraverso il coinvolgimento attivo di quanti si battono da anni su questo fronte».
È una Lav, insomma, a muso duro che ribadisce la contrarietà al servizio delle botticelle per le vie del centro storico.
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