Contratti Accordo raggiunto per gli enti locali: aumento di 63 euro

Accordo fatto per il contratto degli oltre 500mila lavoratori di Regioni, Province e Comuni. L’intesa sottoscritta da Aran e sindacati prevede un aumento medio a regime sul salario tabellare di 63 euro circa (pari al +3,2%). Un ulteriore aumento dell’1% sarà a disposizione delle amministrazioni che hanno rispettato il Patto di Stabilità interno e le regole per il contenimento della spesa del personale. Gli enti più virtuosi, inoltre, disporranno di uno 0,5% in più. Tali risorse destinate alla contrattazione integrativa serviranno a premiare la maggiore produttività e il merito dei dipendenti. L’aumento, dunque, per le amministrazioni più virtuose potrà arrivare anche a superare i 90 euro.
L’intesa è stata sottoscritta unitariamente da Cgil, Cisl e Uil. I sindacati, quindi, giudicano l’accordo un «risultato importante». Il segretario generale della Fp-Cgil, Carlo Podda sottolinea l’importanza della parte dell’accordo relativa ai precari.

Anche per il segretario nazionale della Fps-Cisl, Daniela Volpato, la firma rappresenta un «risultato importante per la quantità di risorse rese disponibili dalle autonomie locali a livello di contrattazione decentrata».

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