Contratti, intesa vicina, ma è scontro Camusso-Fiom

La Fiat «auspica» un accordo al tavolo Confindustria-sindacati che si riunirà oggi con l’obiettivo di arrivare ad una intesa unitaria per nuove regole sui contratti. Dal Lingotto poche parole che potrebbero incidere nei delicati equilibri che hanno portato vicino alla firma anche la Cgil di Susanna Camusso, che ieri ha chiesto al direttivo del sindacato di Corso Italia un mandato a proseguire nella trattativa e, «se ci sono le condizioni», a chiuderla con un accordo. Scontrandosi con il no della Fiom di Maurizio Landini.
L’intervento della Fiat è caduto alla vigilia di un incontro considerato decisivo, ed in un clima che resta di ottimismo. Con Confindustria certa che «si possa andare avanti» verso un accordo unitario. La Cisl convinta che oggi si firmi. E la Uil che sottolinea «la fiducia che deriva da un clima positivo». I riflettori sono quindi puntati sulla posizione di Susanna Camusso.
Pesa al tavolo Confindustria-sindacati, come nel dibattito interno alla Cgil, il no netto della Fiom agli accordi firmati da Fiat con le altre organizzazioni sindacali per gli stabilimenti di Pomigliano d’Arco, Mirafiori e Grugliasco; su tempi e clima incide anche l’attesa per l’esito del ricorso presentato dai metalmeccanici Cgil al Tribunale di Torino, con la prossima udienza prevista per il 16 luglio. Mentre sul fronte degli industriali resta un nodo aperto la possibilità che Fiat esca dal sistema di Confindustria per poter applicare le regole fissate dagli accordi separati in deroga al contratto nazionale.
La partita che si gioca domani è sul campo più ampio di un confronto per varare nuove regole generali sulle modalità di rappresentanza dei sindacati e per garantire efficacia agli accordi contrattuali firmati dalla maggioranza ma non da tutte le organizzazioni sindacali. Temi che ricalcano punti dello scontro Fiom-Lingotto sulle nuove regole varate per i tre stabilimenti Fiat. Ed è proprio alla messa in pratica di questi accordi che anche Fiat ha fatto riferimento auspicando che al tavolo di domani si raggiunga un’intesa.

Il Lingotto, intervenuto con una nota, «auspica che le trattative in corso tra Confindustria e sindacati possano portare ad un accordo che, garantendo un sistema di relazioni industriali più coerente con le esigenze della competizione mondiale, assicuri la piena operatività delle intese già raggiunte per gli stabilimenti di Pomigliano d’Arco, Mirafiori e Grugliasco».

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