Federico Casabella
Non lo ammetterà mai perché «degli avversari non si parla», ma Walter Novellino, questa sfida, l'attende dal 27 agosto scorso, cioè da ben 19 partite. Sampdoria-Fiorentina, cinque mesi dopo, non è solo un match importante per la classifica, ma anche una rivincita per l'ambiente blucerchiato e soprattutto per il tecnico di Montemarano che, a Firenze, aveva perso la partita sbagliando formazione, cosa rarissima per uno come lui, abituato a preparare ogni gara con precisione maniacale. Ecco perché il volto di Novellino, alla vigilia, è teso e le borse che porta sotto gli occhi sono segno tangibile delle notti insonne di un allenatore rimasto sveglio fino a tarda ora per studiare le mosse di Prandelli e della sua banda, gente che sta seminando il terrore in tutta la serie A. Ma non gli si parli della Fiorentina, lui vuole discutere solo dei suoi giocatori: «Rispetto Prandelli, Toni e tutta la società di Della Valle - chiosa il discorso - ma non vado a guardare in casa degli altri. Io parlo della mia squadra».
E Sampdoria sia. Alle prese ancora con gli infortuni e le squalifiche, Novellino cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno: «Ho recuperato Palombo e conto di far scendere in campo anche Pavan - spiega- che, nonostante stia soffrendo per il mal di schiena, potrebbe giocare». Le vittorie su Cagliari e Lecce, stanno ricaricando la squadra («Dal punto di vista fisico gli ho recuperati quasi tutti, ora cercherò di restituirgli il morale», racconta il tecnico), e l'inizio del girone di ritorno segna un po' uno spartiacque per la stagione della Samp, che può affidarsi alle statistiche per proseguire il cammino verso il ritorno in Europa. Novellino, infatti, su 11 tornei portati a conclusione da allenatore, per 8 volte ha fatto meglio nel girone di ritorno, con un attivo di 28 punti nelle seconde metà di campionato. Per questa scalata, Novellino si affida a Bazzani quale capo cordata: «Fabio è un giocatore ritrovato: il gol a Lecce gli ha dato ancora più fiducia nei suoi mezzi. - racconta- Sarà il nostro trascinatore», e non dimentica chi, tornato senza il favore della critica, si sta ritagliando il suo spazio: «Colombo sta dimostrando di essere un giocatore che merita di stare in campo. Bisogna rendersi conto del suo valore».
Il tecnico non si preoccupa dell'avversario, ma del clima, troppo rigido per giocare su buoni livelli: «Il freddo e i campi ghiacciati, rendono lo spettacolo meno bello e aumentano il rischio degli infortuni. - prosegue - Le condizioni del campo di Genova non sono buone, ma in questa stagione, giocando con l'attuale frequenza, non possiamo pretendere di meglio».
Questa sera, il dubbio fino all'ultimo momento, riguarderà chi scenderà in campo al posto di Sala, squalificato. Se Pavan guarirà dal mal di schiena, tenterà lui di fermare Jorgensen. In caso contrario, giocherà Palombo arretrato, come già fatto nella partita di Messina, mentre Tonetto sarà confermato sulla linea difensiva e Gasbarroni come esterno di sinistra. Sarà della gara anche Francesco Flachi che, dopo la doppietta contro il Cagliari, è arrivato a quota 98 gol con la maglia blucerchiata e si avvicina sempre più alla soglia delle 100 reti.
In casa gigliata, tutti abili e arruolati tranne Valerij Bojnov. In porta fiducia a Cejas, mentre Prandelli ha parlato della Sampdoria: «Affrontiamo una squadra che merita più punti di quelli che ha, è una partita delicata che affronteremo con decisione. Arrivati a 40 punti, siamo consapevoli del nostro valore tecnico e vogliamo continuare con questo ritmo».
Intanto, la Federclubs, stasera distribuirà alle entrate dello stadio, un calendario blucerchiato per cui si richiede un'offerta: il ricavato andrà a favore di Giovanna Romanato, la tifosa sampdoriana che vive in un polmone d'acciaio.
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