Contrordine: è il sesso che dà mal di testa

Malattie contemporanee. Le 40enni con una vita alla Sex & The City le più colpite: rapporti disordinati, tacchi alti e troppe sedute dal parrucchiere sono fra le prime cause di cefalea

Contrordine: è il sesso che dà mal di testa

Qualcuno dirà che l’ha sempre pensato, che come si fa a condurre una vita così. Spericolata, avrebbe detto Vasco (tempo fa). Da femmine Sex & the city, cioè: sesso, ore piccole fra aperitivi, cocktail e discoteca, Manolo Blahnik ai piedi, ogni giorno la piega dal parrucchiere. Ora si scopre che le esportazioni di Carrie e le sue amiche sono le vittime numero uno del mal di testa: donne, quarantenni, col vizio di spassarsela (finanze permettendo, e non solo a New York). L’emicrania colpisce quasi sempre le signore, nel settanta per cento dei casi. E colpisce molto: dodici milioni di italiani, e un milione di ragazzi con meno di quattordici anni. Per loro, una trafila di tentativi di cure, dai farmaci alle terapie alternative, fino a quel mezzo milione di persone che prova con maghi e intrugli pseudomiracolosi. Ora a un congresso, organizzato a Riccione dalla Società italiana per lo studio delle cefalee, sono state presentate le ultime indagini sull’argomento: e la rivelazione è, appunto, che non è il mal di testa a frenare il rapporto di coppia, bensì il contrario. Troppo sesso può innescare crisi, e non solo alle donne, anzi i più colpiti sarebbero i maschi, soprattutto quelli che amano collezionare avventure. Probabilmente destabilizzati, poveretti, si ritrovano nella stessa condizione delle donne col ciclo, altra causa dei picchi di cefalee al femminile (lo dicono gli esperti).
Ma il mal di testa è una specie di gatto che si mangia la coda: all’inizio è favorito da uno stile di vita allegro, poi impedisce di divertirsi, perché chi ne soffre rinuncia a uscire due volte su tre. D’altra parte le ore di sonno insufficienti sono la seconda causa di cefalea, motivo per cui la vita al modo di Sex & the city sarebbe deleteria.
C’è poi un altro dettaglio: i tacchi. Quegli stiletti numero dodici delle ragazze newyorchesi sono la prima causa di sofferenza perché l’andatura diventa scorretta e, quindi, aumenta la tensione muscolare del collo. Idem per le visite troppo frequenti dal parrucchiere: la testa deve stare piegata e questo provoca, di nuovo, una contrazione malsana ai muscoli. Pare quasi un’indagine condotta da mariti risparmiosi, ma gli esperti assicurano che le posizioni sbagliate siano dannose quanto lo stress quotidiano, quella tensione che si spalma nello spazio-tempo fra l’ufficio, la famiglia, il traffico, il supermercato, un luogo e un momento per ogni nervoso, giusto per stravolgere la saggezza di Qohelet. Il che ristabilisce pure la democrazia, non è che le donne che lavorano, non escono mai la sera, fanno sesso ma non selvaggio, vanno dal parrucchiere quando assomigliano a un mocio per pavimenti e girano in scarpe rasoterra per via dei figli da rincorrere siano immuni dal mal di testa: lo stress lo garantisce anche a loro.
E comunque dicono gli esperti che la cefalea possa avere anche altre cause: gli odori per esempio (dieci per cento dei casi), sgradevoli come il fumo di sigaretta, i disinfettanti, le vernici, la benzina, ma perfino i profumi dolciastri e intensi e quelli dei cibi, spezie cipolle aglio noce moscata. E anche il clima influisce: sbalzi di pressione, caldo o freddo estremi, vento.

E poi certi alimenti, salsa di soia, alcuni cibi orientali, formaggi stagionati, salumi e carni lavorate, cioccolato, caffè, agrumi (ma qui gli esperti vacillano un pochino). E infine saltare i pasti o, all’opposto, esagerare a tavola. Chiaro no? Se non hanno scampo quelle superfemmine di New York, figuriamoci tutti gli altri.

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