Il convegno Quegli uomini dimenticati che avevano costruito la destra ligure

Ogni nome, un applauso. I «proscritti», gli uomini della destra ligure ricordati nel libro di Sergio Pessot e Piero Vassallo, hanno commosso i molti accorsi ieri al ristorante Piedigrotta nel corso della presentazione del volume, organizzata da Gianni Plinio, Alfio Barbagallo e Augusto Casarino. Un incontro che lo stesso Plinio ha voluto dedicare a quegli «uomini che hanno vissuto la politica davvero senza secondi fini, che hanno saputo tenere alto l’onore e i valori di patria. Figure che oggi stridono con l’attuale panorama politico, purtroppo sia a sinistra sia a destra». Toccante anche l’intervento del giornalista e storico Massimo Zamorani, già caporedattore del Giornale, che ha ammesso di sentirsi ormai quasi straniero in questa Italia.
Nel corso della presentazione del volume, Pessot ha anche annunciato la prossima pubblicazione di un nuovo libro che svelerà particolari inediti sulla «fuga» attraverso la Liguria e il porto di Genova di molti italiani che rischiavano di subire le vendette successive la fine della guerra. Pagine di storia sconosciute, che a fatica trovano spazio nella cultura politicamente corretta anche perché molto scomode.

Eppure pagine che probabilmente troveranno ancora spazio sul Giornale, il cui impegno per una ricostruzione non «comunistizzata» di quegli anni, è stato apprezzato e riconosciuto più volte dai partecipanti al dibattito.

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