Coop Manifesto e Rinascita intascano 7 milioni

Finanziamenti ai giornali. Al periodico Cgil "Rassegna Sindacale" 517mila euro. Riviste di vela, musica e cavalli costano allo Stato 170 milioni. Quei giornali di partito "costretti" a stampare copie destinate al macero

Coop Manifesto e Rinascita intascano 7 milioni

da Roma

In edicola (piazza di Spagna) ridono prima di rispondere: «Vuole il giornale Verità? La verità fa male, signorì». E Mare e Monti? «Mai sentito». Jam? «Come?». Jam... La perplessità diventa diffidenza sospettosa: «Ma cosa legge?».
Sono tutte riviste che hanno il contributo pubblico, in quanto edite da «cooperative di giornalisti» ex articolo 3, comma 2 quater, legge 250/1990. Per l’esattezza: un milione 542mila euro alla Verità, 104mila a Mare e Monti, più di 260mila a Jam. In realtà esistono tutte: Jam per esempio è un mensile di rock con un bel sito Internet, copertina sui Rolling Stones visti da Martin Scorsese e molte rubriche, da «Chiedilo a Jam» a «Jam friends». Musica, ecologia, tempo libero, sono i settori che vanno per la maggiore nelle cooperative di giornalisti che possono accedere ai contributi statali. L’ultimo aggiornamento del dipartimento dell’Editoria della presidenza del Consiglio parla di una media di 195 milioni di euro all’anno di fondi pubblici alla stampa di partito o cooperativistica o edita da enti morali. Se si tolgono i fogli strettamente politici, sono comunque circa 170 milioni i contributi che vanno a giornali a cooperativa noti, come Il Manifesto (quasi 4 milioni e mezzo di euro), fino a una miriade di testate più piccole e, con tutto il rispetto, piuttosto sconosciute, come Novi Matajur, Mucchio Selvaggio, Chitarre, Luna Nuova, per citarne alcuni. Nella lista si trovano anche cooperative dietro le quali ci sono grosse organizzazioni. Un caso è la Edit Coop di Giornalisti che pubblica Rassegna Sindacale, della Cgil.
Mucchio Selvaggio: è un mensile di musica, cinema, libri, che gli esperti del settore conoscono, e niente da eccepire sulla qualità. A che prezzo? Il contributo è di 451.360,50 euro. Supera il mezzo milione di euro di sovvenzione statale la rivista di scienza Modus Vivendi. Novi Matajur è il «settimanale degli sloveni della provincia di Udine» e riceve quasi 310mila euro all’anno di contributo pubblico. Tornando nel campo musicale, Chitarre (foto di aprile Alex Britti, ovviamente con la sua chitarra) ha ottenuto 296mila euro.
In questa lista c’è anche l’Avanti!, «quotidiano socialista» erede della storia testata, che riceve più di due milioni e mezzo di euro. E c’è anche la Cgil: il settimanale del sindacato di Epifani percepisce 517mila euro all’anno di contributi pubblici. Dieci volte di meno per il settimanale del sindacato autonomo Confsal, che nel 2006 ha comunque ricevuto 46mila euro.
Della Verità si è detto, troviamo poi anche L’Umanità (341mila euro), una serie di giornali locali, periodici indefiniti e riviste settoriali che ricevono contributi davvero sostanziosi. Sportsman - Cavalli e corse come ultimo rimborso ha ricevuto 2 milioni 582mila euro dallo Stato. Ma sembrerebbe in difficoltà: a inizio anno un comunicato lo dava in chiusura per uno «stato di crisi aziendale grave». Infine nell’elenco compare anche Rinascita, l’ex settimanale del Pci, quotidiano «di liberazione nazionale».

Con l’invito «sostieni Rinascita» nel sito viene proposto l’acquisto del dvd «Gold bless Amerika. Sessant’anni di colonialismo Usa». Ma Rinascita sembrerebbe già ben sostenuto dallo Stato: 2 milioni e 500mila euro di contributi pubblici nel 2006.

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