Cronaca locale

Coppie di fatto, Unione divisa: slitta il programma di Ferrante

Rifondazione non cede sui Pacs comunali. La Margherita si prende una pausa di riflessione

Gianandrea Zagato

Avvertenza, «Bruno Ferrante rappresenta tutti i partiti del centrosinistra». Lo fa sapere lo staff dell’aspirante sindaco tanto perché non sia dimenticato al termine dell’incontro con le segreterie cittadine dei partiti dell’Unione per mettere a punto il programma elettorale. Che, sorpresa, i milanesi conosceranno a trenta giorni esatti dal voto: infatti, sabato c’è la presentazione del libro dei sogni dell’ex prefetto che prevede «spunti e indicazioni molto positive per Milano, per i suoi bisogni e per il suo sviluppo».
Commento piuttosto vago, quello firmato dall’ex inquilino della prefettura, dopo «un confronto serrato, un lavoro molto utile» aggiunge che «punta a una Milano più europea, più aperta ai giovani e allo sviluppo nella coesione sociale». Che vuole dire? Per scoprirlo bisogna leggere la nota di Paolo Danuvola della Margherita: «Rispetto all’ipotesi proposta da Ferrante, le richieste e modifiche che sono state avanzate, a noi qualche problemino lo pongono». Quale? Be’, il registro delle unioni civili, questione su cui la discussione non è dunque stata così «fluida» come vorrebbe accreditare Nando Dalla Chiesa. Questione non da poco, quella del registro delle unioni civili, sorta di Pacs comunale che dovrebbe servire per dare alle coppie di fatto anche omosessuali parità di accesso ai servizi comunali.
Ma la Margherita non ci sta: niente registro, «il registro non è riferibile ai Pacs, che sono un’altra cosa, che non ci sono nel programma nazionale e quindi neanche in quello comunale». Posizione che Dalla Chiesa sintetizza come «questione terminologica»: «Quello del registro delle unioni è solo un totem ideologico, se ci confrontassimo sui diritti da riconoscere l’accordo lo si trova in dieci-minuti-dieci». Fa quindi quantomeno sorridere Pierfrancesco Majorino, segretario cittadino ds, che ventila «grande soddisfazione rispetto al tema del registro delle unioni civili».
La realtà è ben altra: Rosa nel pugno non fa un passo indietro, «nel programma dell’Unione ci dev’essere un riferimento esplicito all’istituzione del registro delle unioni civili», e lo stesso Rifondazione comunista, «tutti i soggetti politici che hanno partecipato alle primarie hanno sottoscritto il programma del Cantiere e nel programma del Cantiere si parla del registro delle unioni civili». Come dire: il pacchetto lo si prende senza discussioni.

E Ferrante, pur di andare all’incasso, è pronto a licenziare un programma completo non appena la Margherita «avrà terminato la pausa di riflessione offerta» per uscire dall’impasse.

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