Il coraggio di essere genitori

Scarabocchiando, disegnando e scrivendo i bimbi e i ragazzini mettono sul foglio il loro carattere, le loro emozioni e il tipo di intelligenza che possiedono, permettendo ai genitori e all'insegnante prima di tutto di capirli, per poi indirizzarli verso la vita

Il coraggio di essere genitori

Scarabocchiando, disegnando e scrivendo, i bimbi e i ragazzini mettono sul foglio il loro carattere aperto o chiuso, le loro emozioni fatte di gioia, di tenerezza, di empatia o viceversa di tristezza, disagio, paura di crescere, difficoltà di adattamento e il tipo di intelligenza che possiedono, permettendo al genitore e all'insegnante prima di tutto di capirli, per poi indirizzarli verso la vita.

Sappiamo quanto l'età evolutiva sia disagevole per i cambiamenti repentini che la crescita impone. Ogni passaggio può mettere in crisi la precaria stabilità dell'Io. Basti pensare al mutamento quasi traumatico che avviene durante il passaggio dall'infanzia all'adolescenza, dove al bimbo viene richiesto di abbandonare il "trono" di piccolo re della famiglia per assumere indipendenza e per imparare a gestire la propria vita, a uscire dal guscio protettivo della propria casa per entrare nella società.

E' proprio questa vita nuova, fatta di mutamenti interni, quali la crescita fisiologica e lo sviluppo intellettivo, ed esterni, come l'adattamento a nuove regole, rapporti diversi con i coetanei ed esigenze insolite da parte della scuola, che può scalfire la fiducia in sé creando il disagio tipico di questa età. Le paure nell'età evolutiva sono in aumento. La società, fondamentalmente tecnologica, ha dimenticato che il ragazzo è fatto anche di emozioni e che occorre del tempo perché egli le possa dominare. L'ansia, la fragilità emotiva, il timore del nuovo, delle responsabilità e dei cambiamenti, in una parola la paura di crescere, possono interferire sulla sfera emozionale, dove sembrano essere oggi più fragili.

Quando è giusto intervenire? Che cosa può fare un genitore per proteggere e insieme far crescere il proprio figliolo? Io ritengo utile, se non indispensabile, una continua

attenzione allo sviluppo attraverso l'osservazione della loro espressione grafica, a partire dallo scarabocchio, quindi già dal primo anno di età, fino al disegno e alla scrittura.

Evi Crotti
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