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Cordova, pregano in Moschea ma con otto secoli di ritardo e vengono arrestati

Un gruppo di 118 musulmani di nazionalità austriaca ha cercato di pregare secondo tradizione nella famosa Mesquida. Ne sono seguiti scontri con la polizia che ha arrestato due «fedeli». L'edificio deve il nome al miscuglio di stili creatosi passando più volte in 1.300 anni da chiesa cattolica e moschea e viceversa

Quando iniziò la sua costruzione, nel 785, nelle intenzioni di Abd al-Rahman I, dove fare concorrenza alla grande moschea di Samarra. E in effetti quanto a dimensioni e splendore il tempio di Cordova ha ben pochi rivali. Tanto che 118 musulmani di nazionalità austriaca, hanno pensato bene di passarci il primo aprile a recitare le loro preghiere. Scordandosi forse che da quasi otto secoli ormai l'edificio è diventato chiesa cattolica, anzi la Cattedrale di Santa Maria di Cordova. Ne sono seguiti tafferugli con i custodi e la polizia e due giovani sono stati trattenuti un paio di giorni in carcere.
Proprio per i suoi passaggi, da chiesa a mosche e ancora da moschea a chiesa, che hanno comportato anche sovrapposizioni di stili, lo splendido monumento è familiarmente chiamato «la Mesquida». Originariamente infatti era una chiesa fatta costruire dai Visigoti e dedicata a San Vincenzo. Nel 711 la città fu conquistata dagli arabi ed entrò a far parte del califfato di el Andalus. Per diversi decenni il tempio rimase aperto ai fedeli sia cattolici che musulmani. Successivamente l'emiro Abd al-Rahman I fece demolire la chiesa cristiana e nel 785 intraprese la costruzione della Grande Moschea. Essa fu ingrandita tre volte dai suoi successori, finendo per coprire 23.000 metri quadrati e diventare la più grande moschea del mondo musulmano di quel tempo dopo quella di Samarra.
E mosche rimase per tre secoli e mezzo, fino a quando Cordova fu riconquistata dai cristiani, nel 1236, e l'edificio fu nuovamente convertita in cattedrale. Nel XVI secolo il clero di Cordova decise di dotare la città di un edificio molto più sontuoso e alla moda del tempo. Il progetto consisteva nella demolizione di una parte importante del centro dell'edificio, rompendo la prospettiva della foresta di colonne, e l'inserimento al suo posto di una cattedrale cristiana. Di per sé la cattedrale è ora una meraviglia architettonica che fonde gli stili gotico, rinascimentale e barocco con magnifiche decorazioni.
Forti di questa «tradizione» il primo aprile un gruppo di 118 musulmani hanno tentato di pregare secondo la loro tradizione, pratica esplicitamente proibita dal regolamento della Cattedrale. I 118 «turisti» islamici provenienti dall'Austria si sono inginocchiati nella cattedrale e hanno iniziato a pregare alla maniera islamica. Ne sono seguiti tafferugli fra il gruppo e i custodi della cattedrale e poi la polizia, con un bilancio di diversi feriti e due giovani arrestati e rilasciati sabato, dopo due giorni in cella. Secondo l'agenzia Europa Press, che cita il tribunale superiore di giustizia dell'Andalusia, i due sono stati rilasciati ma restano a disposizione della giustizia spagnola e i loro passaporti sono stati ritirati.

Da parte sua il Movimento dello gioventù musulmana austriaca (Mjoe), che ha organizzato il viaggio del gruppo, ha assicurato che il gruppo ha agito in modo «spontaneo» e che l'incidente non era premeditato.

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