Corsa all’Ortomercato, per spendere meno

Il giro d’affari è aumentato del 30% negli ultimi quattro anni. Moltissimi anche i consumatori che arrivano dall’hinterland e da varie zone della Brianza

Corsa all’Ortomercato, per spendere meno

Chiara Campo

La parola d’ordine è risparmiare. E ce l’hanno stampata bene in testa i circa diecimila consumatori che ogni sabato mattina prendono d’assalto l’Ortomercato per fare scorta di frutta e verdura, spendendo circa la metà di quanto pagherebbero gli stessi prodotti nei negozi al dettaglio. Le vendite dirette, secondo una stima del Consorzio produttori della Coldiretti di Milano e Lodi, negli ultimi quattro anni sono aumentate di oltre il 30 per cento. Un vero e proprio boom, che spiega le lunghe file di auto che si formano attorno a via Lombroso 54, sede dell’Ortomercato milanese il sabato mattina, unico giorno in cui, dalle ore 9 alle 12, apre le porte al pubblico che sfrutta l’occasione settimanale dedicata anche a chi non ha un negozio, per fare il pieno di tutto quello che la stagione può offrire.
«Sono sempre più numerose - ha confermato infatti il direttore della Coldiretti, Roberto Maddè - le famiglie che si rivolgono ai produttori anche negli spazi dell’ortomercato, oltre che nella rete degli ottantasei spacci che abbiamo attivato tra la città e Lodi».
I clienti-tipo del mercato all’ingrosso milanese vengono sempre più spesso anche da fuori città. Una volta era soprattutto il quartiere che approfittava dell’offerta, da qualche anno invece sono moltissimi i consumatori che arrivano apposta il fine settimana dall’hinterland oppure dalla Brianza. E si è molto diffuso il cosiddetto «acquisto collettivo»: in pratica, siccome la merce non si può comprare in piccole quantità, ma soltanto in cassette, a fare acquisti non sono soltanto le famiglie molto numerose, ma anche gente che viene per conto dei vicini o che «fa il pieno» per un intero condominio. E si tratta sempre di persone molto attente al portafogli. Sta avendo buon successo anche la vendita del pesce nel mercato ittico all’ingrosso, aperto al pubblico - sempre il sabato mattina in via Lombroso - dalla fine di febbraio. E subito preso d’assalto da migliaia di persone (erano almeno dodicimila già nel giorno dell’inaugurazione), alla continua ricerca di occasioni per combattere il carovita.


L’ortomercato milanese, gestito dalla società Sogemi, occupa una superficie di circa 445mila metri quadrati, suddivisa in quattro padiglioni di esposizione e vendita. I prodotti commercializzati raggiungono un milione di tonnellate l’anno, con un 16 per cento di import e un venti per cento di export.

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