La corsa al dopo-Bossi che preoccupa il Carroccio

Tutto nasce da un semplice quesito: chi prenderà in mano le redini del partito quando Umberto Bossi dichiarerà conclusa la propria stagione politica? È proprio la corsa per il posto di futuro leader ad agitare il Carroccio: in via Bellerio a Milano hanno iniziato a prendere posizione sullo scacchiere tutti i protagonisti. Dagli storici colonnelli, Roberto Calderoli e Roberto Maroni - ministri rispettivamente della Semplificazione e dell’Interno - in lista d’attesa da anni da anni per il «dopo-senatur», fino al cosiddetto «Cerchio magico» che si schiera per una successione padre-figlio e vede nel «trota» Renzo Bossi il nuovo condottiero.

Del cerchio magico - guidato con polso fermo da Rosy Mauro, vicepresidente del Senato - fanno parte gli emergenti Giancarlo Giorgetti, sottosegretario all’Economia, Marco Reguzzoni, capogruppo alla Camera, e Francesco Belsito, tesoriere e amico personale del «trota». Senza dimenticare i giovani governatori di Veneto e Piemonte, Luca Zaia e Roberto Cota.

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