Di corsa da New York a Parigi Se la maratona vale il viaggio

Di corsa da New York a Parigi Se la maratona vale il viaggio

Gli italiani sono popolo di poeti, santi e navigatori. Ma negli ultimi anni sempre più anche di maratoneti. Lo scorso anno, tanto per dare due numeri, sono stati 34.308 quelli che hanno portato a termine almeno una maratona che, per chi non è pratico, sono 42 chilometri e 195 metri e non un passo in meno. Il conto come sempre arriva grazie al lavoro certosino e preciso della rivista Correre, vera Bibbia del running, che ha anche messo a punto una maxiclassifica con tutti i nomi e i tempi di chi è arrivato al traguardo. Un fiume di gente appassionata che fatica, si allena e alla fine alza le braccia al cielo. Si tratta del secondo miglior totale di sempre, in calo solo rispetto al record del 2011, quando si arrivò a contare 35.922 presenze. Ma va detto che questa volta nella somma non possono essere aggiunti gli iscritti alla maratona di New York, annullata dopo il devastante uragano Sandy. Un popolo variopinto e di tutte le età che corre, si diverte e soprattutto viaggia perché ormai ogni città del mondo ha la sua maratona e correre diventa un'ottima scusa per viaggiare e farsi una vacanza. I martoneti sono tanti ma sono tante anche le maratonete. Le signore che lo scorso anno sono arrivate al traguardo di una maratona sono state 4.402 e rappresentano il 12,8% del totale. In questo dato c'è di tutto, campionesse, aspiranti campionesse, studentesse e casalinghe. E infatti i tempi vanno dalle 2 ore e 23 minuti di Valeria Straneo, l'atleta azzurra e campionessa italiana, alle 8 ore e 37 minuti con cui la signora Angela Tamossi ha tagliato il traguardo di Honolulu. Gli uomini sono invece 29.906 contro i 31.239 del 2011, con una flessione del 4,2%. La migliore performance è dell'azzurro Ruggero Pertile (2:10'06” ottenuto a Otsu, in Giappone, il 4 marzo), la più tranquilla è del signor Felice Fabbri, che sempre a Honolulu ha fermato il cronometro a 8:37'46”. Ma quali sono le maratone più amate dagli italiani? In testa rimane New York. La corsa della Grande Mela è il sogno nel cassetto di ogni maratoneta. Ambita e sognata perché New York è New York e perché proprio grazie alla maratona chi non c'è mai stato ne approfitta per conoscerla. Ogni anno volano verso la Grande Mela in media 1700 atleti italiani e per anni siamo stati la truppa di stranieri più numerosa. La crisi incide ma la New York City marathon resta pur sempre la corsa più frequentata all'estero dagli italiani. Generalmente chi decide di andarci lo fa appoggiandosi alle agenzie di viaggio di questo settore che propongono pacchetti- trasferta compresivi del pettorale di iscrizione, accompagnatori e spesso grandi campioni di maratona come Orlando Pizzolato, Stefano Baldini o Gianni Poli che si occupano della parte tecnica della corsa seguendo gli atleti con consigli e sedute di allenamento. Da Terramia a Victory a Born To run le offerte sono le più disparate sia per quanto riguarda la sistemazione alberghiera sia per quanto riguarda i giorni di soggiorno che possono variare da 4 a 7. Saltata la gara di new York lo scorso anno, a conti fatti, è stata Berlino a guidare la classifica delle straniere con maggiore partecipazione tricolore, con 1.237 presenze. La capitale tedesca con i suoi oltre 40mila iscritti è, con Londra e Parigi, tra le più importanti maratone mondiali e continua a catturare un numero crescente di appassionati puntando soprattutto su una efficienza organizzativa tipicamente teutonica. Per le maratone europee il pacchetto iscrizione-viaggio- pernottamento è offerto sempre da molte agenzie anche se molti runner qui riescono anche ad organizzare trasferte fai-da-te. In italia la maratona più frequentata è Roma (che si corre a marzo) con oltre 12mila e 600 concorrenti al traguardo. Negli ultimi anni ha fatto registrare un vero e proprio balzo di presenze puntando molto sull'attrattiva turistica. Storia, turismo e promozioni alberghiere legate hanno fatto diventare la gara romana un appuntamento importante anche per gli atleti stranieri che sono poco meno della metà. Lo stesso discorso vale per Firenze (25 novembre) con 7.

771 corridori arivati e Venezia (28 ottobre), con 5.931 atleti all'arrivo, due gare molto apprezzate che arrivano nei centri storici di due città che il mondo ci invidia. Per seguire queste iniziative (http://blog.ilgiornale.it/ruzzo).

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