Si è conclusa poco dopo le 17 con la lettura di un brano di Primo Levi intitolato «La bambina di Pompei» la manifestazione organizzata ieri - in occasione della Giornata della Memoria - da Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani), Fiap (Federazione italiana associazioni partigiane), Aned (Associazione nazionale ex deportati) e dalla comunità ebraica.
Il corteo è partito alle 16 da piazza San Babila e, attraversando corso Vittorio Emanuele, si è raccolto in piazza Duomo davanti a un palco dal quale sono intervenuti i rappresentanti distituzioni e associazioni. Anche da lontano si potevano vedere i cartelloni neri sui quali campeggiavano le scritte bianche con i nomi dei lager o, comunque, dei luoghi dove i nazi-fascisti perpetrarono lo sterminio degli ebrei o fecero strage di partigiani e civili: Bergen-Belsen, Mathausen, Dachau, Auschwitz, Treblinka, Marzabotto, Sant'Anna di Stazzema.
Ricordando l'importanza della memoria hanno parlato, tra gli altri, il rabbino capo di Milano Alfonso Arbib, Roberto Monticelli di Cgil (presente anche a nome anche di Cisl e Uil) il portavoce della comunità ebraica, Yasha Raybman, l'assessore comunale al Decentramento Giulio Gallera, il presidente dell'Assemblea dei rabbini d'Italia Giuseppe Laras.
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