Un corteo in ricordo delle foibe

Fiaccolata in silenzio per ricordare le vittime delle foibe e le sofferenze degli istriani e giuliano-dalmati costretti all’esilio. Celebrazione nel cuore di Milano, tra piazza Scala e piazza San Babila, organizzata da Alleanza nazionale che ha rievocato quella pagina di storia cancellata per decenni.
Sacrificio di italiani «massacrati nelle foibe dai partigiani di Tito, con la complicità del partito comunista italiano» ha ricordato Riccardo De Corato illustrando l’iniziativa che «non vuol essere solo testimonianza ma richiesta, ancora una volta, di giustizia per quei 350mila giuliano-dalmati e istriani costretti all’esilio dalle loro terre d’origine e perseguitati anche in Italia da un Pci che non li voleva». Ma a quella tragedia del passato, con tanto di «opera di cancellazione della storia che i governi italiani hanno esercitato per decenni» ha aggiunto Ignazio La Russa «vogliamo oggi rimediare facendo riemergere la verità della storia».

Impegno perché «Milano non accetta migliaia di innocenti ammazzati e la mistificazione storica» ha detto Paola Frassinetti, mentre i seicento e più manifestanti nei pressi di piazza San Babila intonavano l’Inno di Mameli e i milanesi impegnati nello shopping del sabato pomeriggio si accalcavano attorno alla mostra fotografica sulle foibe.
E sempre con le fiaccole accese che «ci fanno ricordare quelle mai accese per i nostri morti nelle foibe del Carso» ha poi aggiunto l’assessore Roberto Predolin.

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