Cortina celebra i suoi Giochi

La tre giorni di coppa del mondo di sci femminile, domani superG, sabato discesa e domenica gigante, a Cortina d’Ampezzo (Bl), sarà preceduta oggi dall’arrivo della fiaccola olimpica. Sarà una tappa importante, perché i Giochi di Torino hanno un solo precedente italiano: Cortina 1956. Furono le Olimpiadi illuminate da Toni Sailer, l’austriaco che vinse tutte e tre le gare alpine, discesa, gigante e slalom. Giunta a Cortina, la torcia viaggerà sul bob, salterà dal trampolino di Zuel, verrà trasportata a cavallo dai Rangers d'Italia e sarà portata da un pattinatore sul Lago di Misurina. L'ultimo tedoforo, che accenderà il fuoco nella copia del braciere di mezzo secolo fa, sarà Kristian Ghedina, liberista cortinese che sarà in gara a Torino.

A guidare i tedofori Rolly Marchi, speaker nel ’56, Lino Lacedelli, l’uomo del K2, Fabrizio Bonacina, campione di snowboard, e Guido Zandonà di Vicenza, perché la sua famiglia vanta tra gli antenati Spiridon Louis, vincitore della maratona ad Atene 1896.

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