Expo 2015 questo sconosciuto? Accetto la provocazione di Carlo Maria Lomartire. Dal 31 marzo dello scorso anno abbiamo seguito le fasi di questa avventura con molteplici stati d'animo: entusiasmo e disillusione, distacco e speranza. Abbiamo costruito intorno un'idea universale («Nutrire il pianeta») che riporti Milano al centro dell'attenzione mondiale e prepari l'Italia al più importante evento internazionale dei prossimi anni, la prima Esposizione dopo la grande crisi. Ma se abbiamo peccato in chiarezza, errore che i milanesi difficilmente perdonano, cominciamo a rimediare in poche righe. Inizio col mettere a disposizione dei lettori una mail a cui inviare richieste di chiarimenti, opinioni e proposte. Cercherò di rispondere tempestivamente e di ascoltare in Commissione chi ha qualcosa di interessante da esporre: commissioneexpo2015@libero.it. E veniamo al punto. Cos'è Expo? Pensate al Salone del Mobile. Ingranditelo e moltiplicatelo per sei mesi. Centottanta Paesi espositori: cibi, ambienti, tradizioni e tecnologie da tutto il mondo, da toccare e da vivere. Poi c'è il «Fuori-Expo», migliaia di eventi e manifestazioni dal Castello a Niguarda, dal Duomo al Parco delle Cave.
E ancora, giovani volontari da formare, nuovi posti di lavoro, milioni di visitatori dall'Italia e dall'estero: un indotto a molti zeri, che rappresenterà una grande occasione di crescita per il nostro territorio. Cosa rimarrà? Nuove metropolitane che aspettiamo da anni e finalmente, grazie ad Expo, arriveranno.
*Presidente della Commissione Expo 2015 Comune di Milano
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