Anche dopo le controverse elezioni di questo mese, la complicata struttura delle istituzioni del regime iraniano vede ancora in posizione di primo piano l'ex presidente Rafsanjani, tra l'altro a capo dell'organismo di arbitrato che ha appena chiesto ai candidati sconfitti di ubbidire alla Guida suprema, l'ayatollah Ali Khamenei.
Guida suprema L'ayatollah Ali Khamenei, ha di fatto l'ultima parola in ogni campo della politica, interna ed estera. Ma anche questa carica viene nominata e consigliata da un altro organismo, l'Assemblea degli Esperti, eletta dal popolo tra candidati selezionati dal Consiglio dei Guardiani. L'attuale presidente dell'Assemblea degli Esperti è Rafsanjani.
Presidente Eletto dal popolo tra i candidati selezionati dal Consiglio dei Guardiani, in base ai risultati ufficiali delle elezioni del 12 giugno è Mahmud Ahmadinejad. Guida il governo, ma i ministri devono ricevere la fiducia del Parlamento.
Parlamento I deputati possono essere eletti solo fra i candidati selezionati dal Consiglio dei Guardiani. Anche le leggi approvate dall'assemblea prima di entrare in vigore devono passare il vaglio del Consiglio dei Guardiani.
Consiglio per la determinazione delle scelte Presieduto anch'esso da Rafsanjani, svolge funzioni di arbitrato tra Parlamento e Consiglio dei Guardiani in caso di dissidio sulle leggi da approvare. Ma Rafsanjani ha rivendicato anche una funzione di sorveglianza sulla politica economica del governo.
Consiglio dei Guardiani Ha il compito di vagliare le candidature a tutte le principali istituzioni elettive dello stato. E' composto da 12 membri: sei sono religiosi nominati dalla Guida suprema e sei sono avvocati (giuristi islamici) scelti dal Parlamento.
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