«Così imparano cos’è la barbarie»

FAZZONE «Il privato va rispettato sempre» Mussolini: «Meglio spiato che spione»

Solidarietà sì. Ma con tanti ma e tanti se. Il centrodestra è combattuto tra sentimenti contrastanti sulla vicenda Marrazzo. Da un lato c’è l’inevitabile vicinanza a una vicenda umana che una volta di più porta a distinguere l’analisi politica dalle vicende private. Dall’altro però la storiacca che coinvolge il governatore ha troppi lati oscuri su cui fare luce. Il senatore del Pdl Claudio Fazzone, ad esempio, esprime «da avversario politico, piena solidarietà al presidente Marrazzo, perché per noi il rispetto della sfera privata delle persone vale sempre e non a intermittenza a seconda delle convenienze di parte», ma si augura anche che «questa vicenda renda chiaro alla sinistra quanto colpevoli siano stati i silenzi e addirittura le speculazioni che negli ultimi mesi hanno accompagnato la degenerazione della lotta politica verso una barbarie di insinuazioni, di ricatti e di incursioni nella sfera intima». Doppia lettura anche da parte del senatore Cesare Cursi: «Sono abituato a considerare l’altra partè politica come avversario e non come nemico. Per questo ribadisco che il terreno di scontro non può mai degenerare sul gossip personale, ma deve considerare esclusivamente le azioni concrete di governo poste in essere». E qui arriva il bastone: «Per questo ribadisco la mia totale avversità ad un governo regionale che ha saputo solo criticare i cinque anni di giunta di centrodestra e che ha portato al collasso la sanità laziale oltre a vari settori dell’economia regionale».
Illumina un altro aspetto della vicenda il consigliere regionale del Pdl Donato Robilotta: «Non vorrei che questa vicenda venga strumentalizzata da quell’area del Pd che non vuole ricandidare Piero Marrazzo. Ho sempre attaccato Marrazzo sul piano politico, anche con durezza, però ognuno nel privato fa quello che gli pare». Solidarietà senza condizioni dall’Udc. «Strumentalizzare presunte vicende inerenti la sfera del personale, non fa parte del nostro modo di pensare il confronto politico.

Esprimo solidarietà al presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo», dice il segretario regionale Luciano Ciocchetti. Infine Alessandra Mussolini ricorda a Marrazzo: «Meglio vivere un giorno da spiato che cento da spione. E lui sa a cosa mi riferisco».

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