«Così l’arte apre alla scienza»

Carlo Forcolini*

A differenza delle antiche suppellettili, gli oggetti di design di oggi, nella loro complessità estetica e tecnologica, hanno, oltre al valore intrinseco, la forza rappresentativa della qualità della vita nei Paesi ad economia avanzata. Il design è il portato della seconda rivoluzione industriale e della nascita del mercato organizzato come parte di quella fondamentale rivoluzione, e nello stesso tempo il design esprime delle responsabilità quando diventa insieme espressione concreta di un fare (industriale) e di un progettare (del designer) che, come indica la parola è sempre un «gettare avanti» un’ipotesi di un possibile futuro. Se dunque il design è un’azione di responsabilità verso la società, allora questo piccolo ma significativo sforzo della mostra, sforzo verso «l’altra metà del cielo», che è la scienza, mi pare non solo necessario ma in un certo senso dovuto. Dal punto di vista culturale sembra quasi scandaloso che ambiti così importanti per l’uomo vivano di fatto una condizione di separatezza, come se la salute delle persone abbia poco a che vedere con gli ambienti e con l’universo di oggetti che abitano insieme a quelle stesse persone.

Con tale consapevolezza la nostra associazione ha realizzato con l’Airc questa manifestazione.
*Presidente Adi

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