A contribuire al disavanzo sanitario dellanno corrente, stimato dallassessorato alla Sanità poco più di 500 milioni di euro, sono i tre policlinici universitari pubblici che da soli - secondo le stime al ribasso di Augusto Battaglia - danno un previsionale tra i 260 e i 270 milioni di euro. È chiaro che se invece prendessimo per buoni i controlli delladvisor finanziario Kpmg che calcolano uno sfondamento complessivo di 690 milioni, lo stesso previsionale andrebbe a sfiorare i 300 milioni. Già perché tra i tre nosocomi, solo lUmberto I avrebbe totalizzato 160 milioni di euro di disavanzo. Sarebbero solo 130 per Battaglia.
«Altro che deficit sotto i 100 milioni come aveva pronosticato il 6 novembre scorso il manager Ubaldo Montaguti - commenta il vicepresidente della commissione Sanità della Pisana Stefano De Lillo (Fi) -, piuttosto è necessaria una tempestiva presa di responsabilità: lUmberto I dovrebbe essere subito commissariato». Tuttavia per completare il computo dei disavanzi, si deve conteggiare il policlinico Tor Vergata che vanterebbe un passivo di 80 milioni di euro e altri 40 milioni che farebbero capo al SantAndrea, sede della II facoltà di Medicina. «Questo vuole dire che la gestione e la spesa dei policlinici pubblici sono da sempre un problema, ma le soluzioni individuate dalla giunta per risolverlo sono insostenibili - chiosa De Lillo -. Non si può abbattere il deficit tagliando i finanziamenti al Gemelli che oltre a un bilancio esemplare vanta il primato di pazienti extra-regione e al Campus Biomedico così come ha deciso la giunta Marrazzo stornando dal budget annunale 47,5milioni di euro (45 solo al Gemelli)».
Ma quelle che sembrano tuttaltro che astute trovate per livellare il disavanzo regionale non sarebbero finite. «Lassessorato alla Sanità ha proposto alluniversità La Sapienza di accollarsi il 30 % dei debiti stimati dellUmberto I e - precisa il consigliere regionale - allUniversità di Tor Vergata lequivalente dei debiti del Ptv. Rispettivamente 39 e18 milioni». Il motivo? «Secondo Battaglia - riferisce De Lillo - la contribuzione alla copertura costituisce un meccanismo virtuoso volto a migliore i risultati futuri. Ma quali?». La domanda non sarebbe retorica perché l'azzurro vuole presentare un ordine del giorno, collegato alla Finanziaria regionale, che istituisca uno statuto speciale per i cinque policlinici del Lazio.
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