«Così si colpisce chi è in difficoltà e si fanno salire i canoni d’affitto»

Colombo Clerici: «Requisire gli stabili è un vecchio vizio della sinistra. Ci provò anche Aniasi»

«Così si colpisce chi è in difficoltà e si fanno salire i canoni d’affitto»

«Aumentare l’Ici alle case sfitte rischia di colpire chi è già in condizioni di difficoltà». Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia, critica la proposta del candidato dell’Unione. Così come teme le idee di esproprio fatte ventilare da Rifondazione: «Negli ultimi trent’anni a sinistra non è mai venuta del tutto meno l’idea di requisire le case. Ci ha provato anche Aldo Aniasi negli anni ’70, salvo poi desistere ma solo perché mancavano le condizioni giuridiche». E aggiunge: «Le case deliberatamente sfitte non esistono».
Come sarebbe a dire che non esistono? I dati non parlano del 4 o 5 per cento di case vuote?
«È una quota fisiologica dovuta al dinamismo di una città come Milano e si tratta di case per lo più temporaneamente non occupate. Non esiste una convenienza economica a tenere una casa sfitta».
E allora perché ci sono case che rimangono più o meno temporaneamente senza inquilini?
«Ci sono immobili oggetto di ristrutturazioni, oppure situazioni in cui il vecchio inquilino è andato via e il proprietario ne cerca uno nuovo, oppure si tiene la casa vuota per il figlio che si sposerà a breve o ancora è impossibile affittare per una lite tra parenti coproprietari. I motivi per cui le case sono vuote sono moltissimi, colpirle con l’Ici significa rischiare di colpire persone in difficoltà».
Tra le ipotesi allo studio della sinistra c’è un aumento progressivo dell’Ici, così che più case si possiedono e più l’aliquota sale.
«Le seconde e le terze case sono proprio quelle che si danno in affitto. Colpire i proprietari con un aumento dell’Ici significa inevitabilmente far salire i canoni d’affitto. E poi l’Ici è una patrimoniale ed è giusto che sia pagata da tutti nello stesso modo».
È indubbio però che gli affitti a Milano siano molto alti, in certi casi proibitivi. Quale soluzione propone?
«Chiudere gli accordi sindacali per gli affitti agevolati. I canoni decisi cinque anni fa e scaduti da tre anni sono assolutamente fuori mercato. È necessario ridiscuterli in modo da rendere convenienti per i proprietari il ricorso alle agevolazioni fiscali».


Inutile chiederle un commento sugli affitti obbligati proposti da Rifondazione.
«È una proposta eversiva. Ipotesi del genere significano costringere il proprietario a affittare a chi vuole il Comune. È il vecchio pensiero, mai tramontato a sinistra, di requisire le case».

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