
"Madrid è una città architettonicamente severa, in cui tutto funziona, ma anche una capitale aperta a nuove iniziative, con inaugurazioni ed eventi continui. È stimolante". La voce di Elena Fontanella, da luglio direttrice dell'Istituto Italiano di Cultura di Madrid, già giornalista (firma di questo giornale), saggista, curatrice di mostre ed esperta di gestione culturale, ci arriva al telefono dagli uffici di Palacio de Abrantes. "Un luogo incredibile".
Ce lo racconti.
"Siamo in centro, in un magnifico palazzo del Seicento, tra Plaza Mayor e la Cattedrale. Qui risiedeva l'Ambasciata d'Italia: qui, negli anni della Repubblica, s'incontravano artisti e intellettuali, si vedevano i film proibiti dal Franchismo. Vorrei dare nuova vita ed energia a questo palazzo di cinque piani e quasi novant'anni di storia. Oggi nella Comunidad di Madrid ci sono oltre 40mila italiani registrati, oltre a tutti quelli che si fermano per brevi periodi: vorrei che Palacio de Abrates diventasse sempre più un ponte tra le due culture, italiana e spagnola".
Da dove partire?
"La mia prima missione è stata quella di cominciare a lavorare a livello strutturale. Abbiamo già definito un accordo con il Dipartimento ABC del Politecnico di Milano, diretto da Stefano Capolongo, per uno studio di riqualificazione del Palazzo con l'obiettivo di aumentarne la polifunzionalità e la versatilità degli spazi, senza dimenticare l'impatto di eco-sostenibilità. È un lavoro che richiederà anni, ma l'importante è pianificare. La programmazione 2026 è già pronta e ricca di sorprese: mi piacerebbe creare eventi ricorrenti, utili a fidelizzare i visitatori, che già sono numerosi quando apriamo le porte del palazzo".
Sfogliamo il calendario.
"A breve, dal 13 al 19 ottobre, inizia la XXV edizione della Settimana della Lingua italiana nel mondo. Si tratta dell'evento più rappresentativo tra le iniziative di promozione culturale del Ministero degli Esteri. E poi a dicembre, dal 1 al 7, ci sarà la 18eima edizione del Festival del cinema italiano con la direzione artistica di Giulio Base e la direzione organizzativa da sempre guidata da Alessandra Picone alla quale si deve la nascita e la continuità del festival, affiancata da un nutrito Festival Off. Poi via via il calendario propone una serie di appuntamenti tra cui la Settimana del Design, la Settimana della Moda italiana, le celebrazioni per VIII Centenario della morte di San Francesco, un festival della poesia curato da Davide Rondoni, un salone della ceramica italiana d'autore curato da Vincenzo Biffi Gentile, e in autunno un festival della Bellezza con il contributo di Stefano Zecchi. Il mio obiettivo è aprire il Palazzo alla città di Madrid, ma soprattutto fare in modo che sia riconosciuto sempre più come "Casa Italia": un luogo in cui gli italiani si sentano davvero a casa. Per questo sto anche valutando di ampliare gli orari di apertura e riaprire la celebre caffetteria dell'Istituto, ormai chiusa da tempo. Ho anche un progetto un altro progetto che mi sta particolarmente a cuore".
Quale?
"L'ho chiamato Un Capolavoro di Regione: vorrei mettere a disposizione a rotazione per un breve periodo il palazzo a una Regione italiana offrendo libertà di tema per far promuovere la specificità e l'eccellenza che un territorio italiano può esprimere nei più diversi settori e che desiderano presentare alla Spagna".
Qual è, secondo lei, il compito principale di un Istituto Italiano di Cultura
"Promuovere la lingua italiana, essere uno spazio dove si respira la cultura italiana in tutte le sue forme anche più popolari. Ai nostri oltre 1500 studenti non dobbiamo offrire solo certificazioni, ma stimoli. Agli italo-spagnoli, integrati socialmente e professionalmente, e soprattutto ai loro figli dobbiamo garantire la continuità nella trasmissione della nostra cultura e delle nostre tradizioni.
Sono loro la nostra ricchezza e solo grazie a loro l'Istituto potrà diventare un solido hub per il sistema culturale italiano fondato sulla solidità della loro integrazione fatta di lavoro e impegno, ma anche di trasmissione di passioni e sogni targati orgogliosamente made in Italy".