Cronache

Cosmi, prima dai giudici poi le dimissioni

Subito smentite le voci di un coinvolgimento della squadra blucerchiata nel giro delle scommesse

Cosmi, prima dai giudici poi le dimissioni

Piero Pizzillo

«Non sono più l’allenatore del Genoa, chiedete alla società. Voglio solo andare in vacanza». Serse Cosmi ieri mattina è stato convocato a Forte San Giuliano per essere interrogato dal pubblico ministero Arena che, insieme ad Alberto Lari, sta seguendo l’inchiesta per presunta «frode sportiva e associazione a delinquere» che coinvolgerebbe i vertici societari del Genoa, ma non l’ex tecnico rossoblù (ieri è arrivata l’ufficializzazione del suo esonero e entro fine settimana verrà annunciato il nuovo allenatore Francesco Guidolin) che invece è stato ascoltato come «persona informata dei fatti». «Si è svolto tutto regolarmente e non ho mai avuto nessun sospetto» ha detto Cosmi durante gli interrogatori. Ma l’inchiesta non riguarderebbe solo il capo d’imputazione che nella giustizia sportiva viene chiamato «illecito» ma esiste anche un nuovo filone che porta direttamente al calcio scommesse. Gli inquirenti infatti stanno «indagando sugli ultimi mesi di campionato del Genoa, anche quando la squadra rossoblù si trovava in testa alla classifica».
Non si tratta solo delle ultime partite di campionato e non si parla nemmeno di tentata combine ma di un giro di scommesse clandestine che coinvolgerebbe tesserati di vari club. Al vaglio della magistratura, infatti, ci sono anche altre partite tra cui, voce non confermata, Arezzo-Empoli e Torino-Albinoleffe. Ma qui la stagione stava per concludersi, mentre adesso si passano al setaccio anche i mesi di gennaio e febbraio e una gara persa con largo risultato dalla squadra di Cosmi.
In realtà le intercettazioni telefoniche hanno fatto affiorare anche un sottobosco di scommesse tra tesserati e ieri l’emittente televisiva «Primocanale» ha annunciato il possibile coinvolgimento nell’inchiesta della gara tra Sampdoria e Atalanta, persa in maniera rocambolesca dai blucerchiati. In realtà nel pomeriggio dalla Procura è arrivata un’immediata e pronta smentita: nessun coinvolgimento dei giocatori della Sampdoria, mentre dalle intercettazioni sarebbero emerse soltanto «chiacchiere da bar» su molte partite del campionato, anche di serie A ma senza nessun riferimento alla squadra di Walter Novellino: «Figuriamoci se esiste un coinvolgimento della Sampdoria - ha detto Lari - anche perchè la Samp proprio contro l’Atalanta si stava giocando la Champions League. Non risulta nessuna indagine». La smentita è arrivata anche dal legale della società Andrea Campanile: «Non ho avuto alcun tipo di informazione sull’inchiesta - spiega - e comunque escludo un fatto del genere a carico del club».
Le indagini comunque si sono ormai allargate a macchia d’olio anche se nel mirino rimane soprattutto la sfida contro il Venezia all’ultima giornata di campionato, mentre si sta vagliando anche Genoa-Cesena. Ieri infatti, oltre a Cosmi, è stato interrogato anche il giocatore del Piacenza Masiello, che, dopo aver ricevuto un pugno-schiaffo da Sottil al termine della sfida contro il Piacenza, terminata sul 2-2, aveva dichiarato insieme al compagno Matteo Abbate di aver ricevuto «pressioni» dai giocatori del Genoa. Sarà interrogato oggi anche l’ex direttore sportivo del Torino Roberto Cravero, in merito questa volta alla gara tra Albinoleffe e Torino e tra i match sotto osservazione ci sarebbe anche quella tra Empoli e Arezzo.


Gli interrogatori proseguiranno dunque a pieno ritmo, mentre è atteso per domani a Genova anche il capo dell’Ufficio Inchieste della Figc Italo Pappa.

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