Costa 1,6 miliardi e si paga da sé Formigoni: «Tem pronta nel 2015»

Per il governatore il via libera del Cipe «dimostra la forza del nostro sistema». Il Pdl: «Il governo ci sostiene». Ma gli ambientalisti sono già sul piede di guerra

«È l’ennesima dimostrazione della forza del sistema regionale lombardo». C’è più di una punta di orgoglio nel commento di Ro­berto Formigoni al via libera del Cipe per la Tem, la tangenziale est esterna di Milano. La particolari­tà di quest’infrastruttura, che l’ac­comuna alla Brebemi, è di essere totalmente finanziata in project fi­nancing: costa 1,6 miliardi che sa­ranno interamente reperiti sul mercato. Il presidente della Regione rin­grazia il governo per semaforo ver­de: «Con il via libera di oggi possia­mo pro­cedere spe­ditamente con l’iter per la realiz­zazione di que­s­t’opera importan­tissima per il terri­torio lombardo». Poi fa i compli­menti alla Lom­bardia: «Il sistema regionale ha dimo­strato una volta di più di essere capa­ce di fare da sé: Tem, così come Brebemi, è totalmente autofinan­ziata. Un metodo di cui possiamo essere tutti orgogliosi». L’assessore regionale alle Infra­strutture, Raffaele Cattaneo, con­ferma la tabella di marcia: «Senza questo passaggio ci sarebbero sta­t­i grossi ostacoli all’avvio dei lavo­ri che oggi possiamo confermare per il prossimo ottobre 2011. Lavo­ri che saranno conclusi all’inizio del 2015, in tempo per Expo». Ri­corda i dubbi dei mesi scorsi: «Evi­dentemente gli appelli lanciati a gran voce in primis dal presidente Formigoni anche nel corso del so­pralluogo al cantiere della Brebe­mi non sono caduti nel vuoto». Cattaneo promette per il futuro at­tenzione alle metropolitane: «Adesso il lavoro continuerà con rinnovato impegno per ottenere il finanziamento da parte del Cipe anche per i prolungamenti della M2 e della M3». Parla di nuova «centralità» del­la Lo­mbardia il sottosegretario al­le Infrastrutture e coordinatore re­gionale del PdL, Mario Mantova­ni: «Con la BreBeMi e la Pedemon­tana si è raggiunto­un ulteriore tra­guardo che confermerà la centrali­tà della nostra Regione, anche in considerazione di Expo2105. Il Governo Berlusconi dimostra an­cora una volta con i fatti di essere al fianco delle imprese e delle fa­miglie italiane». Non mancano però, come nel passato, le perplessità. Ad intona­r­e il coro delle lamentele è Legam­biente, che parla di «pessima noti­zia per la Lombardia » e si dice pre­occupata dalle sorti del verde: «La nuova autostrada strazierà un’ampia fetta di Parco Agricolo Sud Milano e farà lievitare i valori immobiliari dei terreni oggi agri­coli, promettendo un futuro di nuove colate di cemento tra Mele­gnano, Paullo, Melzo e Agrate». I critici della Tem la ritengono un’opera costosa e sovradimen­sionata, a causa delle tre corsie per senso di marcia. Legambiente contesta le previsioni di alleggeri­mento del traffico sulla tangenzia­le interna: «Gli studi commissio­nati da Regione Lombardia dico­no l’esatto opposto.

E la situazio­ne potrebbe addirittura degenera­re per molto tempo se, come da più parti annunciato, per la fretta di arrivare in tempo ad Expo, si da­rà priorità al cosiddetto arco Tem». In sintesi, Legambiente è convinta che la Tem non sia una priorità e che sarebbe preferibile realizzare prima le metropolita­ne, che in quest’area sono assenti.

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